Giorno della Memoria: il sindaco alla presentazione del libro su Mussolini del giornalista Aldo Cazzullo

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Cazzullo
 

Giorno della Memoria: il sindaco alla presentazione del libro su Mussolini del giornalista Aldo Cazzullo

21/01/2023

Demolire i luoghi comuni sul fascismo, mostrando Benito Mussolini nella sua crudeltà e raccontando l'Italia dell'antifascismo. Sono i propositi del giornalista Aldo Cazzullo, vicedirettore del Corriere della Sera, nella stesura del testo "Mussolini il capobanda. Perché dovremmo vergognarci del fascismo", pubblicato in occasione del centenario della Marcia su Roma.

Il volume è stato presentato stasera nell'auditorium “Cesare De Michelis” del museo M9 di Mestre, nel corso di un incontro a ingresso libero inserito nel calendario veneziano di commemorazioni per il Giorno della Memoria 2023. All'appuntamento, moderato dal giornalista e scrittore Maurizio Crovato, ha preso parte il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, in rappresentanza dell'Amministrazione comunale. Sono intervenuti inoltre lo storico Riccardo Calimani e il presidente della Regione Veneto Luca Zaia.

Aldo Cazzullo ha introdotto il dibattito sintetizzando la finalità del testo: svelare la malvagità di Mussolini, la sua mancanza di lungimiranza. "Il bilancio del fascismo è negativo da ogni punto di vista: politico, morale ed economico" ha chiarito il giornalista, che si è anche soffermato sulla difficile condizione femminile durante il Ventennio. Nel volume, come è stato evidenziato nel corso dell'incontro, c'è spazio anche per la narrazione di storie di alcuni ebrei veneziani deportati. Si riferisce, tra le altre, la vicenda di Margherita Sarfatti, demiurga veneziana del Duce, la cui sorella morì in un campo di sterminio.

"L'antifascismo è patrimonio di tutti, della comunità. È una battaglia di civiltà e non solo argomento di destra o di sinistra" ha chiarito Cazzullo. La serata all'M9 ha rappresentato anche un'occasione per riflettere sull'attualità e sul rischio che il fascismo possa ripresentarsi.

"Aldo Cazzullo dimostra grande coraggio con la sua opera" ha sottolineato il sindaco Brugnaro. "I programmi scolastici di storia si fermano nel 1945. Questo testo invece dà una visione di insieme, sociologica. Durante il Ventennio è mancata la giustizia. I crimini squadristi andavano arginati sul nascere con il diritto. Anche oggi c'è gente con tante denunce a piede libero, che vive delinquendo. Il cittadino non può resistere da solo se lo Stato non agisce in velocità. Qui si parla di storia: ci sono ebrei che temono anche oggi l'antisemitismo. Queste cose non devono essere tollerate, concordo con la teoria di Cazzullo ora pero traduciamolo in azioni concrete: depenalizziamo, senza tuttavia lasciare impuniti i crimini.

Questo clima di demoralizzazione generale favorisce l'emergere dell'uomo forte. Va letta la storia e capita in profondità. Dobbiamo domandarci cosa possiamo fare per mostrare alla gente che lo Stato c'è. Bisogna avere rispetto per le idee e condannare del tutto la violenza. Questo dibattito storico è un'occasione per parlare di attualità. Sta crescendo la sfiducia nello Stato. Voglio parlare del presente, di come rendere innocui i delinquenti di oggi. La sicurezza è di tutti. Serve intervenire, altrimenti la storia potrebbe ripetersi" ha concluso Brugnaro.

Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha ricordato poi che nei campi di concentramento sono morti anche disabili, zingari e omosessuali. "Questo libro demolisce Mussolini, svelandone la natura. Tuttavia non è un bignami dell'antifascismo e non si può proporre a scuola, ma dovrebbe alimentare un dibattito sul tema.

Ogni anno con la Giornata della Memoria portiamo la nostra vicinanza alla comunità ebraica. In rete spesso i ragazzi vengono bombardati con messaggi sbagliati. Servirebbe perciò diffondere proprio sul web questi temi".

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