Redentore 2021: il messaggio del sindaco Luigi Brugnaro all'inaugurazione del tradizionale ponte votivo

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Luigi Brugnaro Ponte del Redentore
 

Redentore 2021: il messaggio del sindaco Luigi Brugnaro all'inaugurazione del tradizionale ponte votivo

16/07/2021

Si è tenuta questa sera, venerdì 16 luglio, l'inaugurazione del tradizionale ponte votivo allestito per la Festa del Redentore, alla presenza del sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, del patriarca, Francesco Moraglia e delle massime autorità cittadine, civili e militari.

La cerimonia, che si è svolta secondo le disposizioni anti Covid-19, è stata caratterizzata dal tradizionale messaggio del sindaco dopo l'attraversamento verso la chiesa del Redentore.

Di seguito il testo integrale del discorso del primo cittadino:

Eccellenza Reverendissima,

Signor Prefetto,

Autorità civili e militari,

Care concittadine e cari concittadini,

abbiamo appena attraversato questo Ponte e, dalla sommità della scalinata della Chiesa del Redentore, vogliamo rinnovare quel voto che il Doge Sebastiano Venier fece, la terza domenica di luglio del 1577, annunciando la fine di una ondata di peste. Un gesto dall’alto valore simbolico che lega la nostra tradizione alla stretta attualità. Venezia, dopo mesi bui iniziati con l’acqua granda del novembre del 2019 e continuati con la pandemia da Coronavirus, deve guardare al futuro con speranza e determinazione. Una Città che non si è mai abbattuta e che, ancora una volta, ha saputo trasformare tanti momenti difficili in occasioni di rinascita. Lo stiamo facendo grazie alla tenacia di tutti quelli che la amano e la portano nel cuore.

La città intera ha dimostrato grande responsabilità nell’affrontare la pandemia: 

- Il sacrificio di ciascuno di noi;

- l'impegno dei tanti medici, infermieri e volontari che stanno assicurando una campagna vaccinale puntuale e capillare;

- il lavoro di tutte quelle persone che non si sono mai fermate ed hanno garantito i servizi essenziali anche nei momenti più duri.

Questi sforzi ci consentono oggi di essere qui per dare ufficialmente avvio alle celebrazioni del Redentore. Un’edizione che si apre con un giorno di anticipo per consentire a quante più persone lo volessero di affidare a questo pellegrinaggio tutte le speranze, i desideri, le preghiere e il futuro della nostra Città.

Ricordo ancora - a malincuore - l'obbligata rinuncia ai fuochi dell'anno scorso. Ma domani sera tutta Venezia, dalla terraferma alle Isole, sarà chiamata a fare festa. Lo faremo in sicurezza, grazie a un'imponente macchina organizzativa che ha lavorato in questi mesi e ci ha sempre creduto. Potremmo godere così dello spettacolo più bello del mondo, che diventerà anche occasione per celebrare i 1600 anni dalla Fondazione della Città. Festeggeremo con responsabilità e nel rispetto delle regole sanitarie. 

Costruire ponti - come quello che abbiamo appena percorso - è una delle opere dell’ingegno dell’uomo. Creare un legame tra due sponde significa, simbolicamente, un’apertura verso l’altro, al dialogo, al rispetto reciproco pur nella piena consapevolezza delle differenze e delle difficoltà da superare. Un ponte simbolo di quel rinascimento di cui Venezia e tutti noi vogliamo essere i protagonisti. Lo abbiamo dimostrato inaugurando a fine maggio la 17esima Biennale d’Architettura. Lo abbiamo dimostrato con la seconda edizione del Salone Nautico durante il quale abbiamo visto un mondo della nautica sempre più tecnologico e aperto all'ambiente.

Nei giorni scorsi, Venezia ha accolto i ministri dell’economia dei 20 Paesi più influenti sulla terra, ritrovando la sua centralità nello scacchiere internazionale. Ripartiamo dalla sostenibilità. Non a caso, proprio domenica, assieme al ministro dell’Economia e delle Finanze Daniele Franco, al ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta, all’amico Presidente della Regione Luca Zaia, assieme ai rappresentanti di importanti aziende private nazionali, e a tante istituzioni culturali cittadine, la Città di Venezia ha lanciato ufficialmente la candidatura di “Venezia Capitale mondiale della sostenibilità”.

Un percorso che - convintamente - stiamo già realizzando. Da tre anni abbiamo la percentuale più alta tra tutte le città metropolitane nel recupero della frazione differenziata dei rifiuti solidi urbani. Con il nuovo termovalorizzatore chiudiamo il ciclo del CSS, recuperando energia e riducendo al minimo la possibilità di ricorrere al conferimento in discarica, che è la peggiore delle soluzioni possibili. Stiamo realizzando - a Mestre - il primo distributore fisso di idrogeno in Italia per la ricarica delle automobili. Abbiamo sostenuto la riconversione bio della raffineria, per trasformare gli oli fritti, uno dei peggiori inquinanti dei mari, in bio carburante. Ora siamo pronti per una nuova fase industriale legata all’idrogeno, che possiamo ricavare sia dai rifiuti che da nuove forme di produzione.

La Zona Logistica Semplificata incentiverà nuove forme di insediamenti industriali nei 2.200 ettari di Porto Marghera, che già sta attraendo nuove attività come, ad esempio, l’impianto LNG. Abbiamo avviato cantieri per il risanamento idrico del Lusore, dello Scolmatore, dell’Osellino, stiamo procedendo nell’ambizioso progetto del Parco Moranzani, stiamo realizzando l’idrovora di via Torino e finanziando quella di Bissuola. Quanto sia importante la gestione delle acque ce lo dimostrano le terribili immagini di questi giorni riferite alle inondazioni nel cuore dell’Europa.Siamo vicini agli amici della Germania, della Francia, dell’Olanda, del Belgio, del Lussemburgo, alle loro famiglie colpite da lutti, così come loro ci sono stati vicini durante l’acqua granda. Sono nostri fratelli europei. La città è un cantiere aperto, di lavori pubblici e privati.

Grazie a tutte le persone che si sono dedicate con impegno e passione per l’organizzazione di questo Redentore. Grazie agli operai e ai tecnici che hanno realizzato il ponte, agli operatori di tutte le Forze di sicurezza, agli addetti alle pulizie, ai piloti, autisti e macchinisti e a tutti coloro che a qualsiasi titolo saranno impegnati per il buon esito di questa festa. Senza il vostro impegno non saremmo qui.

Grazie al nostro Patriarca Francesco per la sua continua e illuminata presenza, come guida spirituale per tutta la Città.

Con lui vicino non ci sentiamo soli.

A tutti voi

arrivi il mio più sincero augurio di un Buon Redentore.

 

 

 

 

 

 

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