La presidente Damiano alla presentazione del progetto "Il libraio di Venezia": i diritti d'autore del libro di Giovanni Montanaro devoluti agli Istituti Superiori di Venezia. Un omaggio alle scuole e alle librerie della città

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Iniziativa "Il libraio di Venezia"
 

La presidente Damiano alla presentazione del progetto "Il libraio di Venezia": i diritti d'autore del libro di Giovanni Montanaro devoluti agli Istituti Superiori di Venezia. Un omaggio alle scuole e alle librerie della città

25/05/2021

Un’iniziativa di solidarietà nata dalle pagine di un libro che racconta il dramma dell’Acqua Granda che ha colpito Venezia nel novembre 2019. Protagonista “Il libraio di Venezia” scritto da Giovanni Montanaro, edito da Feltrinelli, i cui diritti d’autore sono stati devoluti questa mattina a sette scuole superiori di Venezia nel corso di una cerimonia che si è svolta nella sala consiliare di Ca’ Loredan.

Presenti, oltre all’autore, la presidente del Consiglio comunale Ermelinda Damiano e l’attrice Ottavia Piccolo, che per conto della casa editrice ha curato la versione audiolibro dell’opera nell’ambito del progetto "Libro parlato Lions" del Lion Club Italia, destinato ai non vedenti. L’incontro è stato moderato dal giornalista Alessandro Zangrando.

In particolare, l’iniziativa è frutto dalla decisione dell’autore, scrittore e avvocato veneziano, di destinare 14 mila euro dei diritti d’autore del libro attraverso buoni spesa di 2 mila euro ciascuno da utilizzare per l’acquisto di testi nelle librerie di Venezia.

"Il libraio di Venezia", nelle librerie italiane dal 20 novembre scorso, a un anno esatto dall’alta marea che ha colpito la laguna, è un omaggio alla città, un racconto che ripercorre gli attimi subito successivi all’inondazione: da una piccola libreria di Campo San Giacomo accompagna il lettore alla scoperta di angoli nascosti di una Venezia inedita. In calce al testo l’autore ha infine voluto ricordare ed elencare le 23 librerie indipendenti presenti in città, destinatarie, insieme alle scuole, di un progetto che vuole promuovere e sostenere la lettura e le librerie di Venezia.

“Grazie a Giovanni Montanaro - ha esordito la presidente Damiano a nome dell’Amministrazione - per questo lodevole progetto a sostegno delle librerie della nostra città. E’ un segno di particolare attenzione per la comunità, la cultura e le scuole, ancora più importante in questo momento storico, e a Ottavia Piccolo che ha contribuito in modo importante a questo progetto. Tutti noi ricordiamo quel tragico 12 novembre 2019. I danni che ha prodotto l'acqua granda sono stati ingenti, così come le ferite interiori che ha lasciato a questa città. Tutti noi abbiamo ancora negli occhi e nel cuore quelle immagini. E a pochi mesi di distanza è arrivata anche la pandemia a stravolgere le nostre abitudini, colpendo il mondo del lavoro e soprattutto la scuola, che ha dovuto fronteggiare un'emergenza senza precedenti che ne ha sacrificato il ruolo essenziale per la crescita e il supporto alle nuove generazioni. I libri hanno conservato un ruolo speciale e vi abbiamo cercato un modo per scacciare via angosce e inquietudini. Questa cerimonia - ha proseguito la presidente del Consiglio - dà voce non solo alle scuole e alle 23 librerie indipendenti, ma a tutta la città, rappresentando il meglio di questa grande comunità, compatta unita e resiliente".

La presidente del Consiglio comunale ha poi letto il messaggio di saluto e ringraziamento per l’iniziativa del ministro della Cultura, Dario Franceschini: “Impegni istituzionali non mi permettono di partecipare alla cerimonia per la meritevole iniziativa del giovane scrittore e avvocato veneziano, Giovanni Montanaro – recita il messaggio del ministro - che con notevole spirito solidale ha deciso di destinare i proventi da diritto d’autore del suo ultimo romanzo, “Il libraio di Venezia”, ai sette istituti superiori della sua città per l’acquisto di libri nelle librerie veneziane. Le librerie sono degli autentici presìdi di cultura, capaci di portare la luce nei quartieri e nei centri storici in cui sono presenti. Questo è vero tanto più a Venezia, una delle più antiche capitali dell’editoria europea, dove la comunità dei residenti e quella degli studenti costituisce un solido bacino di lettura. La terribile acqua granda del 2019, come narrato anche in questo libro, ha severamente danneggiato le librerie della città storica, che hanno conosciuto dapprima la solidarietà degli abitanti, mobilitatisi per portare in salvo migliaia di volumi, poi quella degli autori, che attraverso la Siae hanno destinato loro parte delle risorse necessarie a riprendere l’attività. Oggi - è la conclusione della nota del ministro Franceschini - sperimentano quella di un loro concittadino, che da questa storia ha tratto ispirazione creativa e ora restituisce generosamente alla comunità parte del proprio lavoro”.

“Questo libro è nato su un impulso che tutti noi veneziani abbiamo sentito in quei giorni difficili, e di cui ho cercato di farmi portavoce - ha spiegato Montanaro - Le librerie furono particolarmente colpite dall'acqua granda, non solo dal punto di vista economico-finanziario ma anche simbolico. Vedere gli sforzi di biblioteche come la Marciana e la Querini, che mandavano i propri libri in giro per l'Italia, per tentare di salvarli sottoponendoli a procedimenti complessi di congelamento e stiratura, per poi vederli tornare al loro posto, è uno dei motivi che mi ha spinto a scrivere questo libro. Tutti noi abbiamo cercato di proteggere quello che potevamo e ci siamo chiesti cosa potevamo fare. Ma allo stesso tempo c'era qualcosa che andava raccontato meglio ed è il modo in cui Venezia aveva reagito. Sui giornali passava l'immagine di una città decadente e quasi morta - ha concluso l’autore del libro - Al contrario, avevamo tirato fuori una grande energia, che ci ha permesso di ricucire il nostro modo di stare insieme, confrontarci e darci una mano". 

“Sono contenta di aver partecipato a questo progetto - le parole dell’attrice Ottavia Piccolo - Condividere libri e letture credo che sia la cosa più bella del mondo. Una nostra prerogativa è quella di essere migliori nelle emergenze. L'acqua granda e poi la pandemia, che per Venezia e le isole hanno rappresentato una grande tragedia, hanno spinto la città a scatenare i suoi istinti migliori. Mi auguro che si possa aver imparato qualcosa da questi momenti difficili e che se ne sia usciti migliori". 

Alla cerimonia erano presenti insegnanti e rappresentanti dei sette istituti che hanno ricevuto il buono da 2 mila euro: gli Istituti di istruzione superiore “Tommaseo-Benedetti”, “Algarotti-Sarpi” e “Marco Polo”, il Polo tecnico professionale "Vendramin Corner", il Convitto nazionale "Foscarini", il Liceo Artistico "Guggenheim" e l’Istituto professionale per i servizi per l'enogastronomia e l'ospitalità alberghiera “Andrea Barbarigo”.

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