Quarantadue: tante sono le candeline spente idealmente questo pomeriggio dal Centro culturale Kolbe di Mestre, che ha voluto ricordare con una serie di eventi la sua ormai lunga attività, iniziata nel 1976.

    A festeggiare l'associazione, tra gli altri, in rappresentanza della città, l'assessore comunale alla Coesione sociale, Simone Venturini.

    “Il Centro culturale Kolbe – ha sottolineato Venturini nel suo indirizzo di saluto, che ha compreso anche quello del sindaco Brugnaro – è una realtà da sempre importante nel panorama culturale e sociale di Mestre. Una presenza che da decenni è costante, incisiva e di grande stimolo per tutta la nostra città. Un ringraziamento di cuore vada perciò al Centro e a tutti coloro che in questi anni vi hanno operato, con l'augurio che la loro attività continui e si intensifichi ogni giorno di più.”.

    Il pomeriggio si è aperto con l'inaugurazione della mostra “ccKolbe – Storie di carta”, che ripercorre i quarantadue anni di attività dell'associazione. A seguire la tavola rotonda sul tema “ccKolbe – quo vadis?”, in cui si è parlato non solo del passato e del presente, ma anche del futuro del Centro.

    “Da quest'anno – ha spiegato il presidente Enrico Nanni - abbiamo deciso di dedicare una giornata di festeggiamenti, il 5 novembre, al Kolbe. Sarà un'occasione per ripercorrere un po' del nostro passato, ma anche per mettere a punto le strategie future. Non è un giorno scelto a caso, visto che oggi è anche il compleanno del fondatore del Centro culturale, padre Luigi Francesco Ruffato, che compie 86 anni.”

    La lunga giornata di festeggiamenti si è conclusa infatti con una serata di gala, per festeggiare il genetliaco di padre Ruffato.