Redentore 2018: il discorso integrale del sindaco Brugnaro all’inaugurazione del ponte votivo


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Redentore 2018: il discorso integrale del sindaco Brugnaro all’inaugurazione del ponte votivo


14/07/2018

Si è svolta questa sera la cerimonia di inaugurazione del tradizionale ponte votivo allestito per la Festa del Redentore alla presenza del sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, del Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati e dal patriarca di Venezia, Francesco Moraglia.

Alla cerimonia, alla quale hanno assistito numerosi cittadini e ospiti della città, erano presenti le massime autorità cittadine, civili e militari.

Di seguito il testo integrale del discorso del sindaco:

Eccellenza Reverendissima
Presidente del Senato
Signor Prefetto
Autorità civili e militari
Care concittadine e cari concittadini,
è sempre un’emozione grande dare inizio, insieme a voi, alle celebrazioni di una delle feste più sentite della tradizione veneziana. Come per la ricorrenza della Madonna della Salute, anche il Redentore è un evento che intreccia la solennità religiosa con momenti di convivialità e gioia, all’insegna della condivisione, dello stare insieme, del vivere la città.

Venezia rinnova così, di anno in anno, il proprio inno alla speranza e alla fiducia nel domani. Questa sera la nostra città torna a vestirsi a festa per dimostrare, ancora una volta, la sua magnificenza. Da questa scalinata, sotto lo sguardo protettore di Cristo Redentore, dell'Evangelista San Marco, santo patrono della città, e di San Francesco d’Assisi, patrono d'Italia, deve partire un messaggio di gioia, di fratellanza e di unione. Un messaggio, in primis rivolto a noi qui presenti, ma che avrà la forza di raggiungere il mondo intero.

Oggi inauguriamo il ponte votivo, appena benedetto dal nostro Patriarca Francesco. Un gesto che si ripete dal lontano 1577 quando miracolosamente, dopo appena tre mesi dalla posa della prima pietra della Chiesa, cessò quella pestilenza che, in quasi due anni, causò la morte di un terzo della popolazione veneziana. Questa è la forza di Venezia, che anche dai momenti più bui sa rialzare la testa e ripartire.

Costruire ponti è la dimostrazione di quanto l'ingegno dell'uomo sia in grado di realizzare per superare gli ostacoli. Il ponte fisico è il simbolo di collegamento tra due sponde opposte ma diventa, immancabilmente, anche il segno tangibile dell'unità tra realtà distanti, tra realtà apparentemente diverse che, però, se messe nelle condizioni di confrontarsi, possono trovare punti di convergenza.

Ecco, Venezia, città ponte tra culture e religioni diverse, crocevia tra Oriente e Occidente, incarna a pieno questo spirito. Fin dai tempi della Repubblica Serenissima, la nostra città ha saputo costruire relazioni diplomatiche e commerciali con i più influenti paesi del mondo, ha saputo dare ospitalità ai diversi culti garantendo loro quella libertà di preghiera che era impensabile in qualsiasi altra nazione, ma, soprattutto, è stata in grado, idealmente anche nella propria bandiera del Nostro Leone, di rappresentare sempre convintamente lo Stato da Mar e lo Stato da Tera!
Venezia Serenissima, la grande Repubblica Veneta che, proprio perché era unita, seppe diventare quella potenza nella storia dell’umanità che ancor oggi il mondo intero ci riconosce. Proprio perché grande e forte, riuscì a essere un gigante nella cultura, nelle arti e soprattutto nei commerci internazionali e diplomatici.

Il nostro Gonfalone è il simbolo di una storica unità tra la Terraferma, la Città antica, le isole e la Laguna tutta.

Dobbiamo continuare a essere un unico, grande e generoso territorio.

Pensare di minare le fondamenta di questo millenario equilibrio non solo risulterebbe uno sfregio al nostro passato, ma sarebbe decisamente antistorico in un mondo in cui, più che ai confini amministrativi, conta la libertà delle persone di muoversi, di vivere e far crescere la propria famiglia in un territorio ricco di servizi e attrattivo a livello globale. Dove tutti, dico tutti, si sentono a casa loro, rispettando le regole, le tradizioni e il buon vivere collettivo. Questa è la grandezza di Venezia!

Siamo un unico, grande e generoso territorio e io sono orgoglioso e fiero di esserne Sindaco. Un onore immenso e unico al Mondo. Finché avrò forza e vita lavorerò con passione ed energia per rendere sempre più forte e sempre più sicura la grande Venezia e tutti i suoi abitanti.

La presenza del Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati alla nostra festa, qui, oggi, dimostra quanto Venezia, dopo anni di duro lavoro, sia tornata ad essere punto di riferimento a livello nazionale e internazionale. La nostra città, con tanta umiltà e coraggio, sta facendo valere la sua capacità di superare quelle difficoltà che quotidianamente tutte le grandi realtà mondiali si trovano ad affrontare. E anche in questi giorni, grazie alla Procura della Repubblica e a tutte le Forze dell'Ordine stiamo dimostrando come la sicurezza dei nostri quartieri, delle nostre strade e, soprattutto, dei nostri concittadini, sia, assieme alla creazione di nuovi posti di lavoro per i nostri giovani, uno dei capisaldi di quel cammino che abbiamo intrapreso, appena tre anni fa, per risollevare tutto il Comune, con Mestre, Marghera, le isole, il Lido, Murano, Burano, Torcello, Mazzorbo, Pellestrina, Chirignago, Zelarino, Favaro, Carpenedo, Tessera Malcontenta, Gazzera e tutte quelle che mi piace chiamare le "Città di Venezia".

Solo se saremo capaci di fare squadra, di impegnarci tutti assieme e soprattutto di alimentare lo spirito di unità potremo vincere le grandi sfide che il mondo globalizzato ci sottopone. Solo in questo modo potremmo dirci orgogliosamente eredi della nostra Serenissima.

Ed ora, ringraziando tutte le persone che si sono dedicate con impegno e passione per la buona riuscita della Festa a partire dagli operai e tecnici che hanno realizzato il ponte, agli operatori di tutte le Forze di sicurezza che vigileranno durante la notte, dagli addetti alle pulizie che rimetteranno a nuovo la città, ai piloti, autisti e macchinisti che garantiranno il deflusso delle persone verso le loro case, arrivi a tutti voi il mio più sincero augurio di un Buon Redentore!

Che sia davvero la festa della speranza, nella fede in un futuro migliore. Crediamoci insieme!

Luigi Brugnaro - Sindaco di Venezia e della Città Metropolitana

Venezia, 14 luglio 2018

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