A Porto Marghera si investe sul GNL il combustibile 'green' del futuro

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Un momento della conferenza stampa
 

A Porto Marghera si investe sul GNL il combustibile 'green' del futuro

17/01/2018

    La “nuova” Porto Marghera, nel suo cammino di ulteriore rilancio e di riconversione, all'insegna della nuove tecnologie, della sostenibilità e della capacità di attrazione di nuovi investimenti, si dota di un ulteriore importante tassello. Le “Venice LNG”, società costituita nel 2017 da due aziende veneziane (la Decal S.p.A. e la San Marco Gas. S.p.A.) ha infatti presentato questa mattina ufficialmente il progetto di realizzazione di un deposito di stoccaggio costiero di Gnl (Gas Naturale Liquefatto) in un'area dismessa, e già bonificata, di sua proprietà, di Porto Marghera.

    La presentazione del piano industriale, che prevede un investimento di oltre 100 milioni di euro (il 20% dei quali arriveranno da finanziamenti europei), è stata fatta, questa mattina, nella sede della Confindustria di Venezia, al Vega, con una conferenza stampa, a cui hanno preso parte il presidente di Confindustria Venezia, Vincenzo Marinese, l'assessore comunale allo Sviluppo economico, Simone Venturini, il presidente dell'Autorità portuale, Pino Musolino, e per Venice LNG, dal presidente, Gian Luigi Triboldi, e dal tecnical manager, Giovanni Norbedo.

    “Questo progetto – ha sottolineato Venturini – parte da lontano, con un contatto diretto tra la proprietà e il Sindaco Brugnaro. E' un esempio di proficua collaborazione che si è instaurata tra il settore "pubblico" ed il "privato", come da sempre auspicato dal Sindaco di Venezia, finalizzato ad uno degli obiettivi cardine dell'amministrazione: la creazione di nuovi posti di lavoro. Se sino ad un paio di anni fa quest'area era vista come simbolo di declino industriale, oggi possiamo tranquillamente affermare che è diventata una testa di ponte di nuovo sviluppo e nuove tecnologie, e sta diventando il centro dell'interesse di nuovi investitori, non solo italiani, ma internazionali. Sviluppo, nuove tecnologie, ambiente: quello che poteva essere solo un sogno, per Porto Marghera sta diventando sempre più una realtà, ed i margini per un ulteriore salto di qualità sono davvero notevoli. Dopo Pilkington, ecco quindi un altro grande investimento industriale, che ci conferma che siamo sulla giusta strada.
Ringrazio tutti gli attori di questa importante iniziativa imprenditoriale e tutte le persone che saranno chiamate a realizzarla. Grazie in particolare al presidente Triboldi, per aver scommesso insieme a noi su Venezia e sulle sue potenzialità. Grazie all'Autorità Portuale di Venezia, al suo past president, con cui abbiamo iniziato a costruire questa progettualità, e al suo nuovo presidente che ha condotto questo importantissimo investimento a conclusione. Un ottimo esempio di continuità e collaborazione amministrativa tra enti, frutto di un 'risultato di squadra' per il futuro del nostro territorio.
L'area industriale di Marghera è la sede ideale per far sì che il Porto di Venezia sia tra i primi in Europa ad essere attrezzato per lo stoccaggio e il bunkeraggio di LNG, che è stato definito 'il combustibile del futuro', perché farà viaggiare navi e camion riducendo drasticamente il loro impatto ambientale (addirittura il 90% in meno di Pm10 prodotto). Questo è motivo di orgoglio per tutta la comunità produttiva e cittadina ed è un altro tassello del mosaico del rilancio di Porto Marghera: il solo cantiere durerà 24 mesi e vedrà impegnati almeno 100 addetti".

    Il progetto "Venice LNG" prevede la collocazione di un serbatoio a pressione atmosferica, realizzato con le più moderne tecnologie, per rispondere a tutti i requisiti di sicurezza, in grado di stoccare 32.000 metri cubi di GNL, e che sarà rifornito con l'arrivo di solo una cinquantina di navi l'anno. Il GNL, arriverà infatti a Marghera sotto forma liquefatta, dopo un trattamento a 232 gradi sottozero (ciò consente di renderlo 600 meno voluminoso), per poi tornare in forma gassosa una volta riportato a temperatura ambiente.

    “E' per noi di Venice LNG – ha sottolineato Triboldi – un investimento importante, in cui crediamo molto, anche se il mercato attuale non ci consentirà subito di fare dei profitti: è il classico caso in cui sarà 'l'offerta' a fare 'la domanda', perchè il GNL sarà utilizzato in futuro sempre di più.” 

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