Stasera al Fondaco dei Tedeschi la sfilata di abiti realizzati in carcere “Vestiti, usciamo”

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Locandina laboratorio percussioni
 

Stasera al Fondaco dei Tedeschi la sfilata di abiti realizzati in carcere “Vestiti, usciamo”

05/10/2017

Si è svolta questa sera, all'Event Pavillion del Fondaco dei Tedeschi, “Vèstiti, usciamo”, la sfilata di moda con abiti realizzati dalle detenute della Casa di reclusione femminile della Giudecca. La manifestazione, patrocinata dal Comune di Venezia, è stata realizzata in collaborazione con la Cooperativa sociale “Il Cerchio” onlus e ha visto, tra gli altri, la partecipazione della direttrice della Casa di Reclusione femminile della Giudecca, Antonella Reale, e del vicepresidente del Consiglio comunale, Saverio Centenaro.

A sfilare in passerella c'erano le addette alla vendita del centro commerciale, nonché le amiche e le dipendenti della cooperativa “Il Cerchio”, per la quale la sartoria all'interno del carcere è uno dei punti di forza delle proprie attività. Gli abiti di quest'anno erano ispirati ai chimono giapponesi e all'Oriente e l'intento del regista della manifestazione, Massimo Burigana, è stato quello di “trasmettere un senso di benessere e tranquillità attraverso il ritmo del corpo, la melodia della mente e l'armonia dell'anima”.

Nel corso della serata si sono inoltre esibiti i danzatori dell' “Academia de Tango Argentino”, diretta dal ballerino e coreografo Alejandro Aquino.

“Questa particolarissima sfilata – ha commentato la presidente del Consiglio comunale, Ermelinda Damiano – è un evento unico che porta alla ribalta, in un luogo così evocativo, il lavoro creativo e delicato delle donne del carcere femminile della Giudecca. Un grazie particolarmente sentito è rivolto al presidente della Cooperativa sociale 'Il Cerchio', Gianni Trevisan, motore decisamente “mobile”, da ormai vent’anni, di progetti sociali che pongono al centro dell’attenzione la donna come soggetto capace di progettualità e di proiezione al di là delle mura della detenzione attraverso la fattiva opera dell’ingegno. La scommessa è evidentemente e ampiamente vinta grazie alla tenacia e alla costanza non solo del presidente Trevisan, ma anche di tutte le persone - volontari,  rappresentanti delle Istituzioni pubbliche e private, Forze dell’Ordine, privati cittadini - che negli anni, a vario titolo, hanno contribuito all’edificazione materiale e morale di questo progetto”.

Venezia, 5 ottobre 2017

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