Mercoledì 17 maggio 2017 ore 18.00
Tiziano Fratus attraversa tutti questi luoghi «dove recarsi a perder tempo e collezionare meraviglie» e ci guida, come un Virgilio appassionato dei nostri tempi, a riconoscere la diversità di specie, a distinguere forme colori foglie e geometrie, a ricostruire le storie dei più annosi esseri viventi che abitano il nostro paese.
«Ha camminato all'ombra dei faggeti più antichi del nostro Appennino, riscoperto castagneti abbandonati da secoli, si è riposato tra le immense radici degli olivastri di Luras, giganti addormentati in foglie e corteccia che resistono al sole della Sardegna da oltre tremila anni [...] Il suo amore per gli alberi nasce "come risposta a una mancanza di radici", e alla necessità di trovare una propria dimensione di libertà. "È una connessione per sentirsi a casa nel mondo, un'esigenza cresciuta dalla carenza di legami con la famiglia o un rapporto concreto con la terra" [...] Un approccio tra il filosofico e il religioso, la sua è più che altro una "poesia della natura": un modo tutto nuovo di raccontare le meraviglie di un'altra Italia [...] Il suo ultimo libro è così una lunga carrellata di tronchi, verdi chiome e storie che si perdono in mille, diversi passati» Matteo Macor - La Repubblica
«Fratus, che gli alberi li studia, li fotografa, li disegna, li racconta e organizza anche passeggiate guidate, prosegue il suo viaggio alla ricerca dei grandi alberi del mondo. Stavolta si sofferma sul Belpaese e ci consegna un catalogo ricco di storie e curiosità, di nozioni scientifiche e di riflessioni personali» Lucia Compagnino - Il Secolo XIX
«Un percorso naturalistico-spirituale [...] un affascinante viaggio alla scoperta del sé e di ciò che lo circonda. Una famiglia» Francesca Ancona - Beautiful Magazine
Tiziano Fratus abita un continente compreso fra la carta e la corteccia. Incontrando in California le sequoie millenarie ha coniato i concetti di ‘Homo Radix’ e ‘alberografia’ che hanno rivoluzionato la sua prassi quotidiana, iniziandolo alla meditazione negli ambienti naturali, e hanno dato vita a una serie di libri, mostre fotografiche, itinerari disegnati in varie città e regioni, oltre alla rubrica “Il cercatore d’alberi” su “La Stampa”. Fra i suoi libri si ricordano Ogni albero è un poeta (Mondadori), Manuale del perfetto cercatore d’alberi (Feltrinelli), Il sussurro degli alberi (Ediciclo). Ampia è la produzione in versi, con traduzioni internazionali. La sua ultima raccolta è Arborgrammaticus, composta da Un quaderno di radici (Feltrinelli) e Musica per le foreste (Mondadori). Il suo sito www.homoradix.com