Al via il progetto di monitoraggio dello scoiattolo comune a Mestre

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Scoiattolo comune in fase scura – foto di M. Berito
 

Al via il progetto di monitoraggio dello scoiattolo comune a Mestre

10/07/2018

Monitorare la presenza dello scoiattolo comune nell’area urbana di Mestre, coinvolgendo la cittadinanza, e definire le linee guida più efficaci a garantirne la salvaguardia: sono questi i principali obiettivi del progetto di ricerca “Lo scoiattolo a Mestre”, ideato dal Museo di Storia naturale di Venezia, in collaborazione con l’associazione Faunisti Veneti e con il supporto del Comune di Venezia (Settore Tutela del Verde Pubblico e del Suolo, Servizio Cimiteri Forti, Istituzione Bosco e Grandi Parchi). 

Lo scoiattolo comune (Sciurus vulgaris), riconoscibile dai tipici ciuffi auricolari all’apice delle grandi orecchie e storicamente assente nella pianura veneta, è stato protagonista nell’ultimo ventennio di una sorprendente espansione, diffondendosi dalle aree montane verso la pianura, fino ai litorali. Dopo averne monitorato l’espansione in Veneto attraverso l’Atlante dei mammiferi, il Museo di Storia naturale si focalizza sul fenomeno di inurbamento, utilizzando inizialmente come area di studio il centro urbano di Mestre, con i parchi pubblici e le grandi aree verdi della periferia. 

Il progetto prevede l’installazione di fototrappole, particolari fotocamere che scattano fotografie e registrano filmati al passaggio degli animali, che verranno posizionate negli ambienti opportuni e saranno controllate periodicamente; per rendere ancora più efficace il metodo verranno inoltre utilizzate delle cassette in legno contenente un attrattivo di tipo olfattivo. Nel Bosco di Mestre saranno realizzati dei transetti di osservazione per cercare di calcolare la densità di popolazione in quest'area. Il progetto ha anche l’obiettivo di rilevare l’eventuale presenza dello scoiattolo grigio (Sciurus carolinensis), originario del Nord America, più forte e aggressivo rispetto a quello nostrano, e potenzialmente pericoloso per la sopravvivenza della specie europea. E' stato infatti dimostrato che dove le due specie entrano in contatto lo scoiattolo grigio sostituisce completamente quello comune.

Parallelamente alla ricerca scientifica, il progetto prevede azioni di informazione, educazione ambientale ma anche di partecipazione attiva della cittadinanza (citizien science). Tutti infatti avranno la possibilità di segnalare la presenza di scoiattoli nell’area di studio inviando un’email al Museo (nat.mus.ve@fmcvenezia.it) o inserendo i dati della segnalazione direttamente sulla piattaforma online iNaturalist, nella pagina dedicata al progetto, o scaricando l’app gratuita dedicata. La conservazione dello scoiattolo comune in ambienti urbanizzati come quelli della pianura veneta richiede particolari azioni di salvaguardia. Per questo tra gli obiettivi del progetto c’è anche la stesura di alcune linee guida come ad esempio la tutela dei corridoi ecologici, dei boschi e degli alberi monumentali, la piantumazione di specie vegetali appetibili, il controllo dei gatti domestici vaganti e di specie alloctone invasive. 

Per saperne di più sul progetto, sullo scoiattolo comune e sullo scoiattolo grigio visita le pagine dedicate sul sito del Museo di Storia naturale

Venezia, 11 luglio 2018

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