Mostra "L’Arte delle spezierie: ieri e oggi"
L'arte degli speziali in una mostra alla Scuola Grande di San Marco

Le piante per loro non avevano segreti, conoscevano le proprietà terapeutiche di ciascuna di esse: botanici e alchimisti preparavano e vendevano medicamenti a base naturale, ottenuti dalla lavorazione di erbe ed essenze. Lavoravano in botteghe che erano quasi delle moderne farmacie, sin dal Medioevo.

Venezia riscopre l'arte degli speziali con una mostra alla Scuola Grande di San Marco: "L’Arte delle spezierie: ieri e oggi", in programma dal 12 dicembre all'11 marzo 2026. Fondazione Museo Scuola Grande di San Marco e Spezieria San Marco conducono la Città a ripercorrere così la tradizione degli speziali veneziani.

Questo pomeriggio si è tenuta l'anteprima dell’esposizione, con un'esperienza olfattiva e una conferenza di approfondimento “Spezieria di San Marco: storia, attualità e impresa”. Un'analisi che è partita dal contesto storico di ispirazione per arrivare allo sviluppo di un progetto oramai internazionale.

L'assessore al Turismo del Comune di Venezia Simone Venturini ha aperto il convegno, insieme ad Edgardo Contato, presidente della Fondazione Museo della Scuola Grande di San Marco, nata per valorizzare il grande patrimonio artistico culturale di proprietà dell'azienda sanitaria. Con questo scopo, ha spiegato Contato, anche direttore generale dell'Uls 3 Serenissima, è nata la collaborazione con Spezieria San Marco.

"Questo evento che oggi inauguriamo racconta un'amicizia di lunga data tra la famiglia Vidal, proprietaria della Spezieria San Marco, con la nostra Città - ha detto Venturini - E' un'eccellenza del territorio che ha deciso di ricambiare Venezia, per quel che nel tempo le ha dato. Questa collaborazione tra pubblico e privato è un'alchimia che si sta dimostrando efficace. Un rapporto che poggia su due pilastri: il sapere che arriva dalle grandi biblioteche ricche di millenari volumi e il sapere della natura, raccolta nei giardini, nell'Hortum ricco di piante officinali. Cicerone diceva che "Se hai un giardino vicino alla biblioteca non ti manca nulla" e qui abbiamo entrambi questi luoghi carichi di sapere".

Insediata nel 1437 nel cuore di Venezia, la Scuola Grande di San Marco si ispirava al sapere dei vicini frati che curavano un grande giardino dei semplici e ha custodito nella propria biblioteca medica, che conteneva i libri della biblioteca annessa al convento dei Dominicani della Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo, opere che documentavano la sapienza secolare, soprattutto orientale, sulle proprietà terapeutiche delle piante, influenzando parecchio l’attività delle spezierie veneziane.

Partendo dalle botteghe degli speziali dei conventi, passando per l “Aqua mirabilis“ (dalle proprietà medicamentose, ottenuta con la distillazione di essenze e piante officinali) fino ad arrivare alla Originale Acqua di Colonia Farina (caratterizzata da una bassa gradazione e da una formulazione agrumata e aromatica) l’esposizione racconta come il nuovo brand Spezieria di San Marco abbia attinto alle antiche tradizioni per attualizzare un emblematico prodotto della profumeria, rielaborandolo in chiave contemporanea.