
Domenica 15 giugno alle ore 11.00 presso il Teatro del Parco di Mestre va in scena lo spettacolo performativo Trasformance, conclusione del laboratorio Teatro+, sostenuto dal Settore Cultura del Comune di Venezia ed organizzato da Associazione Tadan.
Lo spettacolo, che vedrà i partecipanti del corso protagonisti sia a livello attorale che sul piano fisico-gestuale e coreografico, vuole essere tanto una restituzione del lavoro intrapreso nel corso del laboratorio di teatro performativo, quanto un’invito alla riflessione sul significato di “performance”. Che cosa ci spinge a salire sul palco e a partecipare ad un laboratorio di recitazione e azione performativa? Che cosa può restituirci un percorso di questo tipo? Oltre il fare spettacolo, che cosa può significare, per noi, nel nostro piccolo, performare, metterci in scena, oggi?
Condotti dall’attrice performer Maria Roveran e dalla coreografa DanzaMovimentoTerapeuta Teresa Farella il gruppo di cittadine e cittadini di età compresa tra i 21 e i 70 anni è stato invitato a lavorare concretamente attraverso training di movimento, voce ed attività specifiche volte a sviluppare la propriocezione ed acquisire familiarità con lo spazio, la scena e la relazione, con sé stessi e con gli altri. Il laboratorio ha anche avvicinato l’incontro e lo scambio tra il gruppo di Teatro+ ed i performer romani del progetto Campo, con l’obiettivo di stimolare e coadiuvare lo studio insieme ed la reciproca stimolazione creativa.
Trasformance è quindi manifestazione di un percorso di indagine e sperimentazione, un processo che si è sviluppato nel corso del laboratorio svoltosi da gennaio a giugno, la cui prerogativa è stata quella di rivolgersi alla collettività, al gruppo, inteso come entità pulsante composta da molteplici e specifiche individualità, ognuna delle quali esiste e vive, ascolta, attraversa, anima, determina e si trasforma, trasformando, quindi, la stessa collettività. Il percorso d’indagine intrapreso, per sua stessa natura, non può essere “risolutivo”, non potrà considerarsi concluso e non vuole giungere a definizioni cristallizzate, ma desidera offrirsi alla cittadinanza come un’occasione per poter riflettere insieme provando a metterci in ascolto.
Ingresso libero.
Per informazioni: www.culturavenezia.it