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Forum del Corpo consolare di Venezia: oggi un incontro su “L’Europa, la guerra ed il costo della libertà”

Questo pomeriggio alle Procuratie Vecchie di Piazza San Marco il consigliere delegato alla Sicurezza urbana partecipata, Enrico Gavagnin, ha portato i saluti della Città al Forum “L’Europa, la guerra ed il costo della libertà” organizzato dal Corpo consolare di Venezia e del Veneto in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari di Venezia (Dipartimento di Filosofia e Beni culturali, Dipartimento di Studi linguistici e culturali comparati), The Home of the Human Safety Net e l’Ufficio Europe Direct del Comune di Venezia.

L’incontro annuale, dedicato in particolare agli studenti e aperto alla cittadinanza, è stato moderato dalla professoressa Stéphanie Novak di Ca’ Foscari e ha visto l’intervento di Vittorio Emanuele Parsi, ordinario di Realzioni internazionale dell’Università Cattolica di Milano ed editorialista de “Il Messaggero”.

Dopo quasi ottant’anni – hanno spiegato gli organizzatori – la guerra è ricomparsa sul vecchio continente. L’aggressione che Vladimir Putin ha scatenato contro l’Ucraina il 24 febbraio 2022 ha rotto decenni di pace e ha fatto sì che l’Europa tornasse a essere ciò che per secoli era sempre stata fino alla conclusione del secondo conflitto mondiale, ovvero ‘il posto della guerra’.

Durante il forum ci si è interrogati sul come sia potuto accadere: “La risposta a questa domanda – è stato detto – passa per la consapevolezza che la possibilità di escludere la guerra come prospettiva deriva proprio dalla credibilità e dalla sopravvivenza di quell’ordine liberale che la guerra di Putin ha messo sotto attacco: l’invasione russa dell’Ucraina non è infatti solo una dichiarazione di ostilità mortale nei confronti di quel paese, ma è anche un’esplicita aggressione all’Occidente democratico e ai principi e alle regole su cui si fonda. Ripensare la guerra e il suo posto nella cultura politica europea contemporanea, dopo l’Ucraina, è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti a un disegno spezzato senza nessuna strategia per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali”.