Ex cantiere Schiavon, la Giunta licenzia la delibera per la riqualificazione del sito

La Giunta comunale nella sua ultima seduta, su proposta dell’assessore all’Urbanistica Massimiliano De Martin, ha licenziato la delibera di Consiglio comunale relativa alla riqualificazione dell’area “Ex Cantiere Schiavon” a Portosecco. 

"Questa era un'area produttiva di Pellestrina che da anni era abbandonata ed era in attesa di una riconversione funzionale – ha spiegato De Martin – Noi ora andiamo a prevedere un intervento residenziale conforme a quanto stabilito dalla VPRG per l’isola e che porterà ad una riqualificazione della zona. Lo schema di convenzione  riguarda 3.100 metri quadrati in un sito precedentemente utilizzato a fini produttivi e nello specifico ad attività cantieristica. Il progetto prevede la demolizione senza ricostruzione del corpo edilizio minore con tetto piano posto lungo la via di Portosecco e la ristrutturazione dell’edificio principale a capannone, che sarà ampliato con incremento dell’altezza fino a 6,5 m. L’edificio sarà trasformato in un complesso residenziale di 11 alloggi con superficie lorda di complessiva di 990 metri quadrati”. 

Degli 11 alloggi, 4 saranno al piano terra, 3 in duplex e 4 al primo piano accessibili da un ballatoio. 

Il progetto, inoltre, prevede la cessione al Comune di una area di 220 metri quadrati, sistemata a prato, che sarà annessa all’area comunale confinante e che sarà destinata alla società remiera Polisportiva San Pietro in Volta Portosecco che potrà usufruirne per le sue attività. 

"Pur trattandosi di un intervento puntuale di dimensioni contenute – ha aggiunto De Martin - esso rappresenta in modo significativo la volontà dell'amministrazione di sostenere i progetti, anche d'iniziativa privata, che mirano alla riqualificazione di ambiti urbani dismessi e degradati, con particolare attenzione alle isole della laguna, al rafforzamento della funzione residenziale e alla valorizzazione delle attrezzature sportive e del patrimonio pubblico". Il provvedimento sarà ora inviato alla Municipalità per l'espressione del parere e, successivamente, alla Commissione consiliare e al Consiglio comunale per l'approvazione conclusiva.