Mostra "Muschio"
Dal 18 al 23 novembre alla Fondazione Marchesani c’è la mostra “Muschio”

In occasione della settimana di chiusura della Biennale Architettura di Venezia, la Fondazione Marchesani Venezia presenta la mostra “Muschio”, con opere di Celina Spelta e Elena Sellerio e curata da Claudia Zanfi (Green Island). La mostra, che rientra nel palinsesto de “Le Città in Festa”, tratta la ricerca sul tema del rapporto arte-bosco, natura-essere umano. Sarà aperta dal 18 al 23 novembre nella sede della fondazione con orario 11-19.

Le due autrici si concentrano sulle forme che animano il sottobosco, nello specifico le formazioni di muschi. Esistono numerose tipologie di muschio: ci sono quelli bassi e vellutati, quelli più alti che sembrano merletti, quelli punteggiati da piccoli fiori bianchi. Secondo la leggenda, a tessere le tante varietà di muschi sono delle fate-fanciulle collegate con gli alberi, che utilizzano un preziosissimo filo di linfa vegetale per creare soffici cuscini verdi.

Così quel filo viene rincorso e sagomato nelle opere di Celina Spelta, che ridisegna i bordi del formarsi di muschi su legni e staccionate nel bosco. Il muschio cresce lentamente e copre gradualmente le superfici con un manto verde. Questa crescita costante rappresenta la vita eterna e la continuità, verso il recupero delle nostre radici.

Dal lato suo Elena Sellerio intreccia sottili fili di cotone per ricreare i piccoli microorganismi che abitano il muschio: forme pluricellulari come rotiferi, tardigradi, acari, oltre a una serie di organismi unicellulari inclusi parameci, amebe, diatomee. Questo a ricordarci che tutto l’universo è connesso, nella bellezza e nella pluralità di esseri viventi. Presenza antichissima sul pianeta terra, il muschio viene scelto dai maestri di medicine orientali ayurvedica e tibetana, poichè considerato un elemento in grado di riequilibrare il sistema nervoso, nutrendo e rafforzando l'energia positiva di mente e corpo. Il muschio svolge inoltre importanti funzioni ecologiche, come trattenere l'acqua e i nutrienti, contribuire alla biodiversità e attivare la fotosintesi per produrre ossigeno.

Oltre all’installazione centrale, che ricrea l’idea di un prato di muschio accompagnato dai suoi micro-organismi, la mostra presenta una serie di grandi fotografie sul tema del bosco, affiancate da Haiku, brevi componimenti poetici, e da carte dipinte magistralmente con colori vegetali, a formare ambienti naturali, onirici e immaginari.