Referendum sul contratto integrativo – una dichiarazione del Sindaco Luigi Brugnaro

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sindaco Brugnaro
 

Referendum sul contratto integrativo – una dichiarazione del Sindaco Luigi Brugnaro

16/05/2017

"Quattro giorni di referendum, nessuna regola chiara sulle modalità di voto, banchetti non autorizzati, seggi volanti e rappresentanti sindacali – in permesso retribuito - che girano ufficio per ufficio chiedendo il voto personale a ciascun dipendente: questo lo scenario di quella che viene definita un “libera scelta democratica”. A me, personalmente, ricorda tanto momenti bui della nostra Repubblica. E' un atteggiamento di forte arroganza, a tratti intimidatorio. Chi si farà garante della regolarità del voto"? - commenta il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, il giorno dell'avvio del referendum indetto dalle RSU, Cgil, Uil, Csa, Diccap, Cobas, sul nuovo contratto integrativo decentrato.

“Quanto ancora si pensa di prendere in giro i dipendenti comunali? In queste settimane - ha aggiunto il Sindaco - stanno continuando a circolare false informazioni. Qualcuno ha persino sostenuto che il nuovo integrativo non tuteli la malattia del dipendente. E' una bugia. Qualcun'altro, pur di avere visibilità personale e mediatica, si ingegna di fare ricorso alla Corte dei Conti in modo pretestuoso, contro un istituto nuovo come le “idee vincenti”, al quale hanno aderito 700 dipendenti. Così non è fare sindacato, ma è fare politica, strumentalizzando i lavoratori del Comune di Venezia. Che questi sindacalisti rinuncino al loro ruolo, si tolgano la maschera e si candidino alle elezioni”.

Il sindacato - ha spiegato il primo cittadino - dovrebbe fare trattativa, sedersi al tavolo e discutere. Al Comune di Venezia invece, fatta eccezione per la Cisl, che ha accettato il confronto, non c'è alcuna proposta se non il “6 politico” per tutti, con premi a pioggia per l'intero comparto. L'abbiamo scritto nel nostro programma elettorale: l'obiettivo è riconoscere il merito, l'impegno, la dedizione per il proprio lavoro.
Dal 2 luglio 2015 ho trovato, da parte di alcuni sindacalisti del Comune, solo barricate per difendere scelte ideologiche e privilegi. Hanno ridicolizzato l'Amministrazione, democraticamente eletta dai cittadini, hanno fatto pressione sui dirigenti perché alterassero le valutazioni dei dipendenti, hanno isolato i lavoratori disponibili ad un percorso partecipativo, hanno rinunciato al confronto nel merito sull'integrativo, hanno fatto ostruzionismo all'assunzione di nuovi vigili, ma contemporaneamente organizzato corsi di preparazione a pagamento.

Da ultimo, hanno promosso questo referendum che non ha alcuna validità giuridica, in quanto puramente consultivo, omettendo questa informazione ai diretti interessati, che in buona fede si sono recati al voto.
Il sindacato svolge un ruolo fondamentale nella nostra società, di tutela dei diritti e dei doveri dei lavoratori, ma deve accettare la sfida dell'innovazione, per restare al passo con i tempi. Già oggi tutti insieme, gli iscritti sono meno della metà dei dipendenti, ed una sigla importante non è nemmeno d'accordo con loro.Voglio ringraziare, ancora una volta, tutti i lavoratori del Comune di Venezia che continuano a operare con passione e dedizione per portare avanti i servizi dell'Amministrazione, a vantaggio dei cittadini, delle famiglie e delle imprese. Questo è il nostro obiettivo e la strada che perseguiremo con quanti vorranno darci una mano con coraggio, determinazione ed umiltà.

 

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