Presentati oggi i risultati del “Tavolo interistituzionale su Murano”

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Presentati oggi i risultati del “Tavolo interistituzionale su Murano”

29/06/2016

Per la prima volta un incontro pubblico per condividere con i cittadini e le associazioni di categoria i temi legati alla tutela della salute, dell'ambiente e delle attività produttive nell'isola di Murano. Sono stati presentati questo pomeriggio a Palazzo da Mula i risultati prodotti dal Tavolo interistituzionale su Murano, promosso da Comune di Venezia, con il coinvolgimento di Arpav, Asl e Città Metropolitana. Al centro dell'incontro, la qualità del suolo e dell'aria nell'isola, già negli anni scorsi oggetto di campagne di monitoraggio da parte dei soggetti pubblici di controllo per le sostanze inquinanti emesse nell'atmosfera durante la produzione del vetro artistico di Murano.

All'incontro erano presenti l'assessore all'Ambiente Massimiliano De Martin, i rappresentanti di Arpav Loris Tomiato e Marco Ostoich, il professore Lorenzo Simionato del Dipartimento di medicina molecolare dell'università di Padova, insieme ai rappresentanti dell'ULSS12 Vittorio Selle e Maria Greggio, il responsabile Politiche Ambientali della Città Metropolitana Francesco Chiosi, la dirigente comunale del Settore Aria e Fonti di energia, Anna Bressan e il responsabile del Settore Ambiente Enrico De Polignol. A fare gli onori di casa il presidente della Municipalità di Venezia Murano Burano, Giovanni Andrea Martini.

Per quanto riguarda la qualità dell'aria, al fine di estendere la valutazione ad ulteriori zone dell’isola non ancora monitorate, è stata avviata dal 13 giugno scorso una campagna integrativa a supporto delle valutazioni degli organi sanitari, con il posizionamento di centraline di rilevamento in Fondamenta Colleoni 15, in Campo San Donato 8 e in Calle dietro gli Orti, vicino al civico 7.

Rispetto ai controlli effettuati negli anni precedenti, i dati dell'ultimo monitoraggio svolto dall'Arpav mostrano che l'arsenico, pur superando ancora il valore obiettivo annuale, ha subito un netto miglioramento all'entrata in vigore del divieto del suo utilizzo, mentre restano alcune criticità per il cadmio. Sono tuttavia rassicuranti le analisi dell'Azienda sanitaria secondo cui “allo stato attuale di aggiornamento, lo studio del Sistema Epidemiologico Integrato (SEI) non ha evidenziato disomogeneità di rischio di malattia rispetto ad altri ambiti territoriali del Comune. Grazie inoltre al percorso di verifica recentemente avviato sul rispetto degli obblighi legati all'autorizzazione del triossido di diarsenico usato nella lavorazione del vetro artistico, si è rilevato un calo drastico dei livelli di concentrazione di arsenico nelle polveri aerodisperse, rispetto a indagini eseguite in precedenza”.

"Per quanto riguarda invece i suoli dell'isola - ha sottolineato l'assessore all'Ambiente Massimiliano De Martin - il piano di indagine per la determinazione dei valori di fondo di metalli e metalloidi a Murano, eseguito da Arpav in accordo con il Comune di Venezia, ha evidenziato una situazione di contaminazione storica di origine antropica, di tenore mediamente non elevato (circa 2-3 volte i valori dei terreni naturali), attribuibile verosimilmente alle pratiche di imbonimento, rialzo altimetrico e recupero morfologico avvenute sistematicamente nel passato anche attraverso l'utilizzo dei materiali provenienti dalle attività produttive storicamente insediate nell'isola”.

“In accordo con Arpav, l'ULSS 12 e l'Istituto Superiore di Sanità, - ha spiegato l'assessore - sono state definite le corrette azioni per la gestione della situazione riscontrata, con particolare riferimento alle aree verdi di uso pubblico/collettivo interessate da un utilizzo di tipo intensivo (campi da gioco, parchi, pertinenze scolastiche), che saranno oggetto di uno specifico piano di interventi predisposto dal Comune di Venezia al fine di garantirne la piena fruibilità. L'importo degli interventi previsti è di 100.000 euro, già finanziati da Regione del Veneto e Comune di Venezia, a garanzia della loro immediata eseguibilità. Verrà inoltre eseguito un attento monitoraggio delle aree per la verifica nel tempo della buona riuscita degli interventi programmati, anche per verificare l'eventuale necessità di predisporre interventi integrativi”.

“Da quando la Città Metropolitana è subentrata nelle funzioni alla provincia di Venezia – ha evidenziato Francesco Chiosi – il ruolo è stato duplice: da un lato introdurre meccanismi di semplificazione amministrativa più uniformi e flessibili per l’ottenimento dell’autorizzazioni; dall’altro rafforzare i controlli per individuare comportamenti illeciti tali da contribuire significativamente al peggioramento delle criticità ambientale emersa”.

    

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