Resta alta la pressione del Corpo di Polizia locale del Comune di Venezia sugli spacciatori di strada; le unità antidroga del Corpo, sia in abiti civili che in uniforme, sempre con l'ausilio delle unità cinofile, continuano a monitorare le zone calde dello spaccio in terraferma.

Tra il pomeriggio di ieri e la mattinata odierna, operatori del Servizio Sicurezza urbana sono ripetutamente intervenuti al parco Albanese di Mestre, sequestrando quasi sei etti di sostanze stupefacenti, tra hashish e marijuana. 

Gli interventi sono stati preceduti dall'attività degli agenti in abiti civili, che, da debita distanza, hanno cercato di individuare, in base ai movimenti dei pusher, le aree approssimative di seppellimento dello stupefacente. È toccato poi a Kuma completare il lavoro individuando le sostanze, nascoste all'interno di profonde buche, coperte dalla consueta graniglia antivegetativa, tra la zona delle “piramidi” e il “roseto”. I pusher, fuggiti precipitosamente in bicicletta, non sono riusciti a disseppellire in tempo le sostanze a causa della repentinità dell'intervento della Polizia locale.

La strategia del Corpo in materia di stupefacenti prevede un ampio ventaglio di interventi: colpire in flagranza le azioni di spaccio, segnalare alla Prefettura i consumatori, procedere al sequestro delle patenti di guida (come avvenuto nella recente operazione al parcheggio scambiatore di via Miranese), cagionare il maggior danno economico possibile rinvenendo e sequestrando le sostanze.