L'assessore Mar al Teatro La Fenice al concerto per i 500 anni del Ghetto

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L'assessore Mar al Teatro La Fenice al concerto per i 500 anni del Ghetto

04/09/2016

L'assessore al Turismo del Comune di Venezia, Paola Mar, ha partecipato questa mattina alla Fenice al concerto per i 500 del Ghetto di Venezia.

   Il concerto, intitolato “Con le parole della musica, per non dimenticare. Mit den Worten der Musik wider das Vergessen”, si è svolto nelle Sale Apollinee del Teatro La Fenice ed è stato organizzato dal Comune di Venezia e dal Centro Tedesco di Studi Veneziani, con il patrocinio della Comunità Ebraica di Venezia e con il sostegno dell'Incaricata del Governo della Repubblica Federale di Germania per la cultura e i mass media e della Fondazione Giorgio Cini.

   “Sono davvero lieta di essere oggi in un luogo così straordinario in occasione di questo prestigioso concerto che si svolge, tra l'altro, in una giornata di festa e di storia per l'intera città” ha dichiarato l'assessore Mar nel portare i saluti del sindaco Brugnaro.

   “L'importanza della speciale ricorrenza, i 500 anni del Ghetto di Venezia, è già stata ricordata in più occasioni e questo progetto trova ulteriore conferma ed arricchimento attraverso l'odierna rappresentazione musicale. Quanto oggi viene offerto è la celebrazione di una storia, quella tra il Ghetto e Venezia, fatta di senso di appartenenza alla propria comunità sia religiosa che cittadina, una storia carica di vita culturale, finanziaria e commerciale della Serenissima. La vocazione cosmopolita della città, da sempre luogo di accoglienza e crocevia di culture, ma anche della Comunità ebraica veneziana sono esempio di integrazione cercata e realizzata. La società del Ghetto, in cui trovavano posto la comunità tedesca, italiana, ponentina e levantina, diverse per rito religioso, lingue parlate, culture, abitudini, diventò allora lo specchio della capacità del popolo ebraico di accogliere e rispettare le diversità e nello stesso tempo riuscire a conservare un’identità comune e salda. La commistione di saperi, conoscenze, abitudini e culture differenti del Ghetto non è stata il risultato di un incontro forzato, ma la dimostrazione del fatto che, anche in situazioni difficoltose e a volte estreme, la diversità può diventare arricchimento. La circostanza odierna rappresenta altresì momento di passaggio e tradizione del patrimonio costituito dalla memoria, attraverso la vivificante opera di interazione tra il passato, presente e futuro”.

    “Nel ringraziarvi nuovamente dell'attenzione – ha concluso Mar – colgo l'occasione per esprimere i miei complimenti per quanto realizzato, in particolar modo, al Governo della Repubblica Federale di Germania, al Centro Tedesco Studi Veneziani per la per la costante, sapiente ed ininterrotta attività per la comunità cittadina, alla Comunità Ebraica e alla Fondazione Giorgio Cini. Anche grazie a voi, oggi Venezia può riconfermarsi luogo in cui ognuno può sentirsi accolto, una città in cui, pur rimanendo legati alle proprie radici, viene riconosciuto che il confronto, il dialogo, la cultura sono opportunità di crescita, una città nella quale storicamente vengono coltivati i valori della libertà e del rispetto delle persone e dei popoli”.

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