La presidente Ermelinda Damiano interviene a"Le sfide e il futuro dell'Europa"

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La presidente Ermelinda Damiano al Caffé Lavena
 

La presidente Ermelinda Damiano interviene a"Le sfide e il futuro dell'Europa"

22/05/2017
Si è svolto oggi pomeriggio al Caffè Lavena in piazza San Marco, nel quadro delle iniziative promosse dal Council of Europe Office in Venice per la “Festa dell’Europa”, un incontro durante il quale sono stati dibattuti temi legati alle sfide presenti e future che aspettano il nostro continente. L’appuntamento, denominato “Le sfide e il futuro dell’Europa”, rientra in un nutrito numero di eventi organizzati nel mese di maggio, tesi ad approfondire i valori fondanti della stessa, nonché a favorire una cittadinanza più consapevole. Continuando il format collaudato del “Caffè d’Europa”, il sottosegretario Pier Paolo Baretta, il presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini, Carla Rey per l’AICCRE, e la direttrice della sede veneziana del Consiglio d’Europa Luisella Pavan Woolfe hanno dialogato col pubblico presente, rispondendo a domande e osservazioni, e approfondito tematiche. A portare i saluti del sindaco Brugnaro, è intervenuta la presidente del consiglio Ermelinda Damiano, la quale ha innanzitutto ringraziato il Consiglio d’Europa nella persona della direttrice Luisella Pavan Woolfe che di concerto con l’Europe Direct del Comune di Venezia ha organizzato tutta una serie d’iniziative e d’incontri di grande spessore culturale. “Si tratta, ha aggiunto la presidente del Consiglio Comunale, di un’importante attività che offre ai cittadini e anche all’Amministrazione numerosi spunti di riflessione sui valori fondanti dell’Unione Europea, che oggi meritano la nostra più viva attenzione”. E’ stata quindi la volta del sotto segretario all’Economia Pier Paolo Baretta, per il quale “la prima condizione è che l’Europa prenda cognizione della propria forza e non solo delle sue debolezze. In piena globalizzazione, ha continuato Baretta, l’Europa è ancora il primo mercato del mondo, e questo è un elemento fondamentale nella presa di coscienza che abbiamo un ruolo che possiamo mantenere e sviluppare con una lucida coscienza della forza che ancora rappresentiamo. La seconda considerazione, ha aggiunto il sotto segretario, è la collocazione geopolitica dell’Europa, che rimane centrale in un momento in cui il nostro continente rischia di essere schiacciato tra l’America di Trump e la Russia di Putin. Questo è un elemento che dobbiamo trasformare in opportunità, perché siamo centrali, e perché la parte sud dell’Europa è quella che interagisce con un mondo esplosivo che è quello del Medio Oriente e dell’Africa”. Coscienza della propria forza e nuova centralità che, secondo Baretta, devono portare al voto diretto dei governanti europei con la conseguente riduzione dell’intermediazione degli stati sovrani Venezia, 22 maggio 2017

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