“Catalonia in Venice, la Venezia che non si vede”

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Bambino con mascherina gialla
 

“Catalonia in Venice, la Venezia che non si vede”

11/05/2017

È stato inaugurato nei giorni scorsi “Catalonia in Venice, la Venezia che non si vede”, evento collaterale della 57. Biennale di Venezia dell’artista catalano Antoni Abad.

“La 'Venezia che non si vede' - ha spiegato Abad - mostra Venezia dal punto di vista della percezione dei ciechi, che mappano la città e ci fanno sentire come la vivono". Per raggiungere questo fine, è stata progettata un’applicazione per dispositivi mobili chiamata BlindWiki, che permette di registrare file sonori che costituiscono la vera e propria mappa di differenti luoghi della città.

Frutto di un’elaborazione collettiva di persone non vedenti, ipovedenti e vedenti, e con la collaborazione degli studenti delle due università veneziane e di volontari, la mappa è un insieme di registrazioni sonore che insiste sull’aspetto più sensoriale di Venezia: suoni e odori, per tracciare un percorso riconoscibile e sicuro a chi ha problemi di accessibilità. Una specie di work in progress, visto che ai più di mille e duecento post fino ad ora registrati potranno aggiungersene in futuro altri, come implementazione prodotta dal gruppo originario che ha lavorato al progetto, ma aperto anche ai contributi di chiunque voglia partecipare a un lavoro corale che ha permesso di fornire una mappa inedita e di sicura utilità.

Al progetto, che ha avuto il sostegno del Servizio "Città per tutti” del Comune di Venezia, hanno partecipato sessantatre persone composte da una ventina di non vedenti e ipovedenti, cui si aggiungono gli studenti e i volontari del servizio civile che hanno accompagnato i non vedenti in sicurezza durante gli spostamenti necessari al compimento del progetto.

Per informazioni: www.blind.wiki/venezia

Per il download dell’applicazione mobile: BLIND.WIKI.APP

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