Al Centro Studi di Forte Marghera il Congresso annuale della Federazione europea dei siti fortificati

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un momento dell'intervento di De Martin
 

Al Centro Studi di Forte Marghera il Congresso annuale della Federazione europea dei siti fortificati

08/11/2018

    Battesimo "internazionale" per il nuovo e bellissimo Centro Studi di Forte Marghera, che ha ospitato il Congresso annuale della Efforts, la Federazione europea dei siti fortificati.

    Delegati provenienti da tutto il continente si sono riuniti per due giorni per fare il punto sui vari progetti in atto in Europa per valorizzare le architetture militari dismesse, rendendole nel contempo fruibili ai cittadini, e anche, con iniziative di ampio respiro, appetibili per i turisti. Presenti, tra gli altri, per la Regione Veneto l'assessore al Territorio, Cristiano Corazzari, e per il Comune di Venezia, l'assessore all'Ambiente, Massimiliano De Martin.

    “La filosofia della Efforts – ha sottolineato De Martin, nel suo indirizzo di saluto ai partecipanti – si sposa in pieno con quella tracciata dall'amministrazione Brugnaro, che qui a forte Marghera, in pochi anni, sta dando davvero buoni frutti. Oggi il forte, grazie al lavoro coordinato tra il Comune di Venezia e la Fondazione appositamente istituita, è diventato un punto di riferimento importante per l'intera città, sia sotto l'aspetto culturale (con l'arrivo della Biennale, dei Musei civici e di altre prestigiose esposizioni, nonché con il museo storico militare e la biblioteca) che sociale (con i tanti locali ora attivi e gli eventi pensati in particolare per i giovani). Nei soli week-end il Forte è frequentato così da una media di 8.000 persone, più ovviamente quelle che lo visitano e lo 'vivono' negli altri giorni.

    Grazie al finanziamento di circa 2 milioni di euro del Fondo sviluppo e Coesione previsto dal governo e concessoci dalla Regione, abbiamo inoltre realizzato questo stupendo Centro studi, nonché ristrutturato l'edificio più antico e caratteristico: la cinquecentesca casa 'a ponte'. E' importante però ora anche fare 'rete' in ambito europeo, per recuperare stanziamenti Ue, necessari perchè questo percorso di rivitalizzazione e valorizzazione, intrapreso qui a Forte Marghera e nel nostro campo trincerato, come in altre strutture simili nel resto del continente, possa continuare.”

    In attesa di possibili futuri fondi europei, il lavoro di recupero di Forte Marghera, un'area di 42 ettari comprendente una settantina di edifici storici,  comunque non si ferma. Nell'ambito del “Patto per Venezia” sottoscritto dal Comune col governo alla fine del 2016, sono in arrivo, per il 2019, 12 milioni di euro. Sette di questi saranno utilizzati (con lavori che partiranno nei primi mesi del nuovo anno) per la realizzazione dei sottoservizi nei vari edifici del forte, mentre altri 5 sono destinati per il restauro delle casermette napoleoniche.

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