La vicesindaco Colle alla cerimonia per l'“Europa Nostra Awards 2018” all'associazione Comitati Privati per la Salvaguardia di Venezia

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Locandina della cerimonia
 

La vicesindaco Colle alla cerimonia per l'“Europa Nostra Awards 2018” all'associazione Comitati Privati per la Salvaguardia di Venezia

13/09/2018

Si è svolta stamane a Palazzo Ducale la cerimonia locale per il Premio “Europa Nostra Awards 2018” conferito quest'anno all'associazione dei Comitati Privati Internazionali per la Salvaguardia di Venezia dall'Unione Europea, per l'impegno duraturo a favore di Venezia, nella categoria “Contributi esemplari”. L'evento fa seguito alla premiazione internazionale, che si è svolta a Berlino lo scorso 22 giugno, alla presenza del Presidente della Repubblica Federale di Germania, Frank-Walter Steinmeier, durante il primo vertice del patrimonio culturale europeo mai organizzato.

Sono intervenuti la vicesindaco Luciana Colle, la soprintendente Emanuela Carpani – che ha presentato la candidatura dell'associazione - il presidente Comitati Privati Internazionali per la Salvaguardia di Venezia, Umberto Marcello del Majno, il direttore Affari istituzionali, coordinamento politico e diplomazia pubblica al Servizio Europeo per l'Azione Esterna, Silvio Gonzato, nonché, per Europa Nostra, Rossana Bettinelli e il segretario generale Sneška Quaedvlieg-Mihailović.

“Vorrei esprimere a nome del sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, e dell'intera Città, un sentito ringraziamento ai Comitati privati – ha esordito la vicesindaco - per il loro impegno nella tutela e nella valorizzazione del nostro immenso patrimonio. La sinergia tra pubblico e privato è fondamentale per sostenere economicamente la manutenzione della città antica, perché l'ente pubblico da solo non può fare tutto. Noi crediamo che Venezia non sia e non debba diventare un museo, ma anzi che sia un laboratorio, una realtà dalle mille sfaccettature e dalle mille caratteristiche. Contrariamente a quanto viene comunemente detto, abbiamo dati che ci dicono che è in atto una lieve controtendenza allo spopolamento: si tratta di nuovi veneziani che scelgono la città come luogo in cui vivere e lavorare. Così come nell'arte, con le sue sovrapposizioni e mescolanze, c'è a Venezia un continuo rimescolamento”.

Ai ringraziamenti della vicesindaco, si sono uniti quelli di tutti i relatori, che hanno sottolineato il prezioso lavoro che i Comitati privati, in oltre cinquant'anni di attività, hanno svolto: sono stati realizzati oltre mille interventi, dai più grandi ai più minuti, in ogni ambito dei beni culturali, dal restauro vero e proprio alla ricerca, dalla disseminazione grazie a convegni e studi all'archivistica. Come ha ricordato la soprintendente Carpani, particolarmente felice di aver sostenuto la candidatura al Premio dell'associazione dei Comitati privati proprio nel 2018, “Anno europeo del patrimonio culturale”, “Venezia è stata ed è una palestra per chi si occupa di restauro, nel testare le metodologie di intervento. Per questo l'azione dei Comitati ha davvero segnato la storia, l'evoluzione della disciplina”.

Da parte sua, il presidente del Majno, nel ripercorrere la storia dell'azione dei Comitati ha sottolineato poi il grande lavoro di ricerca di sponsorizzazioni dei Comitati, che ha reso possibile la realizzazione di tanti interventi. “Ogni anno continuano a ricevere una quantità davvero significativa di richieste di restauro – ha spiegato del Majno - che cercano di soddisfare. Non è molto il tempo a disposizione, perché l'opera d'arte si deteriora continuamente, ma lo scopo della nostra associazione è proprio questo: conservare per il futuro”.

Ancora “Questo premio – ha concluso poi il segretario generale di Europa Nostra, Sneška Quaedvlieg-Mihailović – è speciale per due ragioni obiettive: innanzi tutto, si tratta di un premio collettivo perché l'associazione dei Comitati è una rete e costituisce un caso unico che va riconosciuto e premiato a livello europeo, inoltre ci dà il modo di parlare in termini positivi di quanto di buono viene fatto a Venezia, senza soffermarsi sempre e solo sui suoi problemi. Il senso di aver organizzato questa cerimonia anche a Venezia, dopo quella di Berlino, è proprio che oggi sono presenti tutti o quasi i rappresentanti dei Comitati, offrendo la possibilità di condividere l'onore di aver ricevuto l'Award. Va valorizzato il fatto che queste organizzazioni hanno lavorato insieme, va premiato il mecenatismo e va sottolineato che si tratta di un impegno che proviene dalla società civile, senza la quale, come ha sottolineato la vicesindaco Colle, non si può governare”.

La cerimonia è terminata con una “standing ovation” in onore di Lady Frances P. Molyneux Clarke, presidente onorario del Venice in Peril Fund, per l'impegno dedicato da sempre, assieme al marito, sir Ashley Clarke, per la salvaguardia di Venezia.

 

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