Venezia in prima linea per la riduzione della CO2. De Martin: "Già raggiunto l'obiettivo previsto nel 2020, ma continuiamo nel nostro impegno per l'ambiente"

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Venezia in prima linea per la riduzione della CO2. De Martin: "Già raggiunto l'obiettivo previsto nel 2020, ma continuiamo nel nostro impegno per l'ambiente"

09/08/2018

La Giunta comunale, in una delle sue ultime sedute, ha approvato, su proposta dell’assessore all’Ambiente e alla Città sostenibile Massimiliano De Martin, il “Monitoraggio quadriennale del Piano di azione per l’energia sostenibile e l’adesione alle iniziative volte a mettere in atto le strategie di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici nel territorio comunale al fine di concorrere all’implementazione dell’Accordo di Parigi”.

“Con l’adesione al Patto dei Sindaci avvenuta nel 2012 – spiega De Martin - il Comune di Venezia si è impegnato in un processo di continuo miglioramento sul fronte della riduzione delle emissioni di gas serra. Questo è stato sancito dalla stesura di un Piano di azione per l’Energia Sostenibile (PAES), ma soprattutto con la successiva verifica e misurazione delle azioni previste dal Piano stesso. Nello specifico il PAES rappresenta la cornice di riferimento per tutte quelle Città, Venezia inclusa, che hanno raccolto la sfida dell’energia sostenibile proposta dall’Europa, all’interno della quale sono state formulate azioni (41 schede a cui se ne sono aggiunte 3 nel 2016), la cui realizzazione porterà – su scala locale – alla riduzione di oltre il 20 per cento delle emissioni di gas climalteranti entro il 2020.

Con questa delibera - continua l’assessore – abbiamo quindi approvato il primo monitoraggio quadriennale previsto per il Piano di azione per l'energia sostenibile che, non solo ci ha permesso di aggiornare l'inventario delle emissioni dal 2005 al 2016 e lo status quo in merito alla realizzazione delle schede di azione, ma ha sancito che il Comune di Venezia ha già raggiunto l’obiettivo di ridurre le emissioni in atmosfera di inquinanti del 20 per cento. Con quasi quattro anni d’anticipo - l'inventario emissivo fotografa i consumi energetici al 2016 - abbiamo ottenuto un risultato importante sia per la salvaguardia dell’ambiente, che per la salute dei nostri concittadini. Complessivamente infatti si passa da 1.252.348 t di CO2 nel 2005 a 1.004.129 t di CO2 nel 2016. Un traguardo ottenuto grazie all’impegno di tutti coloro che, ciascuno per quanto di propria competenza, stanno iniziando a controllare le emissioni di inquinanti in ambiente, in particolare di anidride carbonica, al progresso tecnologico, ad esempio il numero di autovetture complessivamente appartenenti alle classi Euro 0, 1, 2 e 3 è sceso del 64% in 11 anni, e al comportamento dei cittadini, che hanno partecipato attivamente allo sviluppo dei sistemi di raccolta dei rifiuti, tanto che la Città Metropolitana di Venezia è prima in Italia per quantità di differenziata (65,2%).

Anche l'Amministrazione comunale ha rivestito un ruolo fondamentale incentivando la mobilità green, efficientando l'illuminazione pubblica e riducendo le emissioni di CO2 da edifici, impianti e parco veicoli comunali. Sono scesi nel 2016, rispetto al 2015, i consumi totali degli edifici e delle utenze di proprietà comunale, passando da 79.152 a 75.140 MWh; ridotto di circa il 33% anche il consumo legato al servizio di fornitura dell'illuminazione pubblica, nonostante la sua espansione, dovuto all'introduzione su larga scala dei LED; abbassati anche i consumi del parco vetture, passati da 1.528 a 1.010 MWh (nel dettaglio -8% gasolio, -62% benzina, +3% gas naturale). In totale, rispetto al 2005, nel 2016, i consumi di competenza dell'Amministrazione Comunale di Venezia sono diminuiti del 6,9%, riducendo di ben il 27,3% le emissioni di CO2, passate da 33.778 a 24.571 tonnellate.
 
Un ottimo risultato, ma che dobbiamo leggere con uno sprone per fare ancora meglio. È necessario continuare nell’attività pianificatoria di medio e lungo termine per continuare ad essere un esempio virtuoso non solo per i cittadini veneziani ma per tutte le altre città del mondo. Anche per questo abbiamo deciso di rafforzare il partenariato con C40 Cities, la rete globale di grandi città che operano per sviluppare ed implementare politiche e programmi volti alla riduzione delle emissioni di gas serra e dei danni dei rischi ambientali causati dai cambiamenti climatici, prevedendo nuovi obiettivi più stringenti di riduzione dei gas serra con obiettivi temporali traslati al 2030, come previsto dal nuovo accordo di Parigi, tra i quali anche un impegno a contenere l’aumento della temperatura globale entro 1,5° C.

La presenza della Città di Venezia al C40 sta diventando sempre più un punto di riferimento per l’intera comunità internazionale – conclude De Martin. Dopo la nostra partecipazione al C40 Mayors Summit a Città del Messico del dicembre 2016 e alla presenza a Venezia, nel febbraio dello scorso anno, di Júlia López Ventura, direttrice europea della rete C40Cities, dove ho potuto raccontare alla delegazione le best practice del Comune in tema ambientale, come la raccolta differenziata porta a porta nel centro storico, i progetti sulle energie alternative, la sostenibilità delle politiche ambientali fino al sostegno del turismo diffuso, ora siamo pronti ad ospitare, dal 24 al 26 ottobre prossimi, per la prima volta da quando siamo membri della rete e del gruppo CdC il workshop annuale. Sarà quindi quella la possibilità per Venezia, in qualità di capofila delle Connecting Delta Cities, di confrontarsi sui temi legati alle politiche di adattamento e alla gestione delle acque con le altre città partner del gruppo quali: Tokyo, HoChi Minh City, Jakarta, Londra, Hong Kong, Melbourne, New York, New Orleans, Rotterdam, Copenaghen, Singapore e Rio de Janeiro”.

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