L'assessore De Martin al convegno dell'Ance “Quale turismo, quale ricettività, quale edilizia”

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un momento del convegno
 

L'assessore De Martin al convegno dell'Ance “Quale turismo, quale ricettività, quale edilizia”

03/07/2018

    L'assessore comunale all'Ambiente e Città sostenibile, Massimiliano De Martin, ha preso parte questo pomeriggio, alla cittadella dell'Edilizia, a Porto Marghera, al convegno promosso dall'Ance, l'associazione nazionale costruttori edili, dal titolo “Quale turismo, quale ricettività, quale edilizia – Riqualificazione, mobilità sostenibile, sviluppo”, che ha seguito l'assemblea generale dei soci, tenutasi in forma non pubblica.

    Presenti, ta gli altri, anche l'assessore regionale al Turismo, Federico Caner, il vicepresidente nazionale dell'Ance, Filippo Dalle Piane, il presidente regionale, Giuseppe Salmistrari, il docente di Ca' Foscari Jan Van den Borg.

    Edilizia e turismo, come ha ricordato il presidente dell'Ance Veneto Salmistrari, sono settori trainanti per l'economia nazionale: entrambi possono ricevere l'uno dall'altro una ulteriore spinta. Le parole d'ordine attuali per il turismo sono “sostenibilità” (ovvero cercare di promuovere al posto del turismo 'mordi e fuggi' quello residenziale) e “innovazione”, perché il turista chiede sempre maggiori qualità nelle strutture che utilizza, siano esse alberghi, ostelli, appartamenti privati, bed&breakfast. E il settore edile vede in questo una grande opportunità per un suo definitivo rilancio dopo un decennio di crisi.

    “In effetti – ha sottolineato nel suo intervento De Martin – questi comparti sono due risorse che devono trovare nuovi equilibri e nuove politiche per il futuro, anche nel nostro territorio. Non si può pensare di limitare l'afflusso dei turisti, ma piuttosto trovare una gestione dei flussi diversa, distribuendoli in un'area più vasta, che comprenda sempre più la Città metropolitana e i principali capoluoghi provinciali, da Padova a Verona, da Treviso a Vicenza.

    In ambito comunale stiamo lavorando per favorire la nascita di nuove strutture ricettive, non più però in Centro storico, ma nel resto del territorio, come le isole o la Terraferma. A Mestre, ad esempio, l'arrivo di una serie di ostelli di ultima generazione, che favoriscono l'arrivo non di un turismo 'povero', ma 'nuovo', fatto in buona parte anche di 'millenials' potrà dare una grossa spinta alla città, sia in termini economici che sociali, in quanto stiamo riqualificando zone da decenni degradate, ai piedi della stazione ferroviaria. Ai costruttori quindi dico: tenete duro, cercate di essere, lavorando con noi, volano per un'ulteriore riqualificazione e pianificazione del nostro territorio.”

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