La vicesindaco Colle alla conferenza regionale della Polizia criminale sulla cooperazione internazionale

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La vicesindaco Colle alla conferenza regionale della Polizia criminale sulla cooperazione internazionale

28/06/2018

La vicesindaco di Venezia, Luciana Colle, è intervenuta questa mattina, all’Auditorium della Città metropolitana di Venezia, in via Forte Marghera a Mestre, alla conferenza regionale della Direzione centrale della Polizia criminale, dedicata quest’anno al tema della cooperazione internazionale di Polizia. L’importante momento di confronto, prima tappa di un ciclo di conferenze che, dopo Venezia, toccherà anche Napoli e Reggio Calabria, è stato presieduto dal questore di Venezia, Vito Danilo Gagliardi, insieme al vice direttore generale della Pubblica Sicurezza e direttore centrale della Polizia Criminale, prefetto Nicolò Marcello D’Angelo e dal procuratore generale presso la Corte d’Appello di Venezia, Antonio Mura. Sono inoltre intervenuti alti funzionari di Polizia e del mondo giuridico.

Obiettivo dell'incontro - ha sottolineato il questore Gagliardi nell'intervento introduttivo - è fare il punto sulle iniziative in atto nell'ambito della cooperazione internazionale tra forze di Polizia e permettere un confronto tra professionisti del settore. "Lavorare in sinergia tra Forze dell'Ordine - ha sottolineato Gagliardi - non è frutto della globalizzazione, ma un'esigenza che ha radici lontane: l'esempio più antico in Europa in questo campo risale infatti al 1888, quando Austria, Belgio e Olanda ratificarono un accordo di cooperazione". Evidenziando come la collaborazione tra Polizie di vari Paesi sia essenziale per rendere ancora più efficace la lotta al crimine, il questore ha poi annunciato la prossima istituzione a Venezia, in occasione della Mostra internazionale del cinema, di una Sala operativa internazionale - SOI, che permetterà di effettuare verifiche in tempo reale con oltre 190 Paesi".

Gratitudine e riconoscenza alle Forze dell'Ordine sono state espresse dalla vicesindaco Colle, che ha letto un messaggio del sindaco Luigi Brugnaro: "Sapere che proprio la nostra città è stata scelta per ospitare questo importante momento di incontro e riflessione dimostra quanto la Polizia abbia a cuore la città e abbia trovato in questa Amministrazione comunale un leale e sincero alleato per condurre insieme la battaglia contro la criminalità e il malaffare. Tutelare la sicurezza dei cittadini è uno dei principali punti del patto che, idealmente, ho siglato con i veneziani quando mi sono candidato". Nel suo messaggio il primo cittadino ha inoltre sottolineato le azioni per garantire la sicurezza e la legalità, "condizione necessaria per lo sviluppo economico, sociale e culturale della città". "Primo dovere di chi governa - ha aggiunto il sindaco Brugnaro - è non far sentire solo il cittadino, e questo è possibile solo grazie al contributo indispensabile di tutte le Forze dell'ordine: Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Marina militare, Lagunari, Polizia locale, Protezione civile, fino ai volontari del Controllo di vicinato". "Grazie a questa sinergia - ha evidenziato in chiusura il primo cittadino - oggi i nostri quartieri sono più presidiati. Certo, molto resta ancora da fare: lotta alla criminalità e alla delinquenza, contrasto allo spaccio, tutela del decoro e rispetto della città devono continuare ad essere le nostre priorità e, grazie al vostro aiuto, sono sicuro che vinceremo la sfida".

"L'Italia - ha ricordato il prefetto D'Angelo - è stato uno dei primi Paesi al mondo a dotarsi di una struttura interforze. Da allora, molte sono state le iniziative intraprese sul territorio: sono aumentate le task force comuni e i pattugliamenti congiunti, che hanno cambiato il modo di approcciare la lotta alla criminalità". D'Angelo ha evidenziato come si siano moltiplicati in questi anni gli accordi bilaterali, non solo in ambito europeo, ma anche con Paesi lontani come, ad esempio, la Cina. "Oggi fare Polizia significa confrontarsi con tutte le altre realtà, perché la criminalità è permeabile e transnazionale". D'Angelo ha infine sottolineato la particolare importanza della cooperazione con altri Stati per quanto riguarda i flussi migratori: "Un fenomeno che va regolamentato perché porta con sè aspetti positivi ma anche potenzialmente negativi: senza controllo non è possibile sapere chi entra nel nostro Paese".  

Sulla corrispondenza tra cooperazione tra Polizie e cooperazione in ambito giudiziario si è infine concentrato il procuratore generale Mura. "Un percorso in atto - ha sottolineato - rappresentato anche dal processo costituitivo della nuova figura del procuratore europeo (EPPO - European public prosecutor office), un organismo giudiziario che supera addirittura il concetto di cooperazione perché considera l'Europa come uno spazio giudiziario unico".

Venezia, 28 giugno 2018

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