“Challenge Venice 2018”: la vicesindaco Colle e l'assessore Venturini oggi all'evento collaterale “Bambini terribili for a smile” all'Arsenale

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"Bambini terribili" durante la prova di nuoto in Arsenale
 

“Challenge Venice 2018”: la vicesindaco Colle e l'assessore Venturini oggi all'evento collaterale “Bambini terribili for a smile” all'Arsenale

01/06/2018

E' stata una grande impresa quella compiuta anche quest'anno dai “Bambini terribili for a smile” all'interno del programma collaterale di “Challenge Venice 2018”: questa mattina hanno infatti percorso a nuoto un tratto dell'interno dell'Arsenale, dopo aver compiuto parte del tragitto in barca da San Pietro di Castello.

A tifare per loro alla partenza c'era l'assessore comunale alla Coesione sociale, Simone Venturini, che ha poi raggiunto le Tese dei Bacini, per accoglierli e partecipare, assieme alla vicesindaco di Venezia, Luciana Colle, al congresso scientifico pediatrico “Sport e disabilità in età pediatrica”, promosso dalla Società italiana pediatria – sezione della Regione Veneto.

Nel corso del convegno è stato presentato appunto il progetto “Bambini terribili for a smile”, ideato da Pier Luigi Righetti, psicologo al Dipartimento materno-infantile dell'Azienda Ulss 3 Serenissima, nonché triathleta “age group” specialista nella distanza “ironman”, e rivolto a ragazzi con disabilità fisiche e/o mentali diverse, che, attraverso lo sport e la riabilitazione, sono riusciti a prepararsi nel corso dei mesi e partecipare alla prova di oggi.

“Quando il dottor Righetti ci ha presentato il progetto – ha dichiarato l'assessore Venturini, dopo aver portato i saluti istituzionali – abbiamo subito detto di sì, perché Venezia è una città dove c'è una grande cultura di inclusione che va assolutamente valorizzata: è importante infatti che vengano sempre più rafforzate le possibilità che questi ragazzi hanno. E’ per questo che, come Amministrazione, abbiamo fortemente appoggiato l’idea di organizzare a Venezia questo convegno”.

“Credo che la sintesi migliore di questa giornata – ha concluso Venturini - sia già racchiusa nell’immagine dei ragazzi giunti a nuoto fino a qui. Con la loro prova ci hanno dimostrato cosa significa il riscatto, cosa significa credere nelle proprie potenzialità e cosa significa avere l'aiuto delle associazioni, delle istituzioni, dei medici e della famiglia”.

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