La Giunta dà il via libera all’acquisizione non onerosa di 14 immobili demaniali. Colle: “Una scelta per valorizzare aree della Città in disuso”

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mappa dislocazione beni demaniali
 

La Giunta dà il via libera all’acquisizione non onerosa di 14 immobili demaniali. Colle: “Una scelta per valorizzare aree della Città in disuso”

15/05/2018

 

La Giunta comunale, su proposta della vicesindaco con delega al Federalismo demaniale Luciana Colle, ha dato il via libera all’acquisizione di beni immobili di proprietà dello Stato a titolo non oneroso. Una delibera che ora dovrà essere discussa e votata dal Consiglio comunale e che sancisce il passaggio di proprietà di 14 beni immobili dislocati in tutto il territorio della Città, da Campalto al Lido, da San Giuliano a San’Elena passando per il Sestiere di Santa Croce.

“Nello specifico – spiega Colle - si tratta di beni demaniali che potrebbero, nel caso in cui il Consiglio comunale approvasse la delibera, entrare nel possesso del Comune di Venezia a titolo non oneroso. Una decisione che permetterà a queste aree e strutture di essere riqualificate e messe a disposizione dell’Amministrazione. In particolare con questo blocco di acquisizioni la Città entra in possesso di un fabbricato (ex alloggi) in via Cimitero, 45 a Campalto, delle Barene di Bottenighi e parte dell’ex Sacca S. Giuliano a Mestre, dell’ex Stazione Sanitaria, dell’ex caserma di cavalleria S. Nicolò, dell’ex Caserma della Guardia di finanza, dell’arenile degli Alberoni, del terreno ex poligono lavori sul campo di battaglia, della Batteria Rocchetta e dell’ex Batteria Emo al Lido di Venezia, dell’ex Palazzina Ufficiali agli Alberoni, dell’ex Forte “Barbarigo” “Ca’ Roman” di Pellestrina, di un immobile a uso scolastico ubicato nell'ex piazza d’Armi a Sant’Elena e di un fabbricato urbano nel Sestiere di Santa Croce. Tutte acquisizioni che questa Amministrazione ha ritenuto importanti e quindi degne di essere incamerate come patrimonio della Città. Tra queste infatti, è motivo d’orgoglio per la storia di Venezia e dei suoi forti, aver posto l’attenzione su Forte “Barbarigo”, una batteria di difesa costiera costruita nel 1912 e che aveva il compito di controllare l’entrata delle navi al Porto di Chioggia e al litorale di Pellestrina, per non parlare anche, e lo cito solo come ulteriore esempio, della ex caserma di cavalleria S. Nicolò al Lido. Un compendio immobiliare - conclude Colle - ad oggi abbandonato, retrostante all’Aeroporto Nicelli e adiacente all’ex caserma Pepe, che vanta una notevole estensione fronte laguna e che questa Amministrazione si impegna a rivitalizzare”.

Questo terzo stralcio di acquisizioni si va a sommare alle due precedenti avvenute nel 2015 che complessivamente hanno permesso alla Città di acquisire 22 beni immobili. Altri dieci sono in attesa di essere trasferiti al Comune di Venezia dell'Agenzia del Demanio non appena sarà concluso l’iter procedurale da parte del Demanio.

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