La presidente Damiano a Mogliano Veneto alla commemorazione del partigiano Erminio Ferretto

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La presidente Damiano a Mogliano Veneto alla commemorazione del partigiano Erminio Ferretto

06/02/2018

 

“Sono molto onorata di essere qui in rappresentanza dell’Amministrazione comunale di Venezia per ricordare un grande uomo, un caro concittadino nel luogo dove perse la vita solo per aver lottato per i suoi ideali, quegli ideali di cui talvolta ancora oggi dimentichiamo l’importanza e che troppo spesso diamo per scontati”.

Con queste parole la presidente del Consiglio comunale, Ermelinda Damiano, ha preso parte questa mattina a Mogliano Veneto, alla commemorazione per il 73° anniversario dell’uccisione del partigiano Erminio Ferretto, avvenuta il 6 febbraio del 1945 in un casolare di Bonisiolo, da parte delle brigate nere.

Alla cerimonia, promossa dal Comune di Venezia assieme a quelli di Mogliano e Marcon, hanno partecipato anche l’assessore all’Ambiente di Mogliano Veneto, Oscar Mancini, il vicesindaco di Marcon, Luigi Bona, i rappresentanti delle sezioni ANPI di Mogliano Veneto e Preganziol, di Mestre e di Marcon, oltre agli studenti del Liceo Berto, che hanno deposto una corona d’alloro sul cippo dedicato a Ferretto.

Come è stato ricordato nei diversi interventi, Erminio Ferretto, nato a Mestre nel 1915, di professione commesso, antifascista, rappresenta la figura più significativa della Resistenza mestrina. Prima di lottare per la liberazione del Veneto, aveva combattuto nella guerra di Spagna, era stato internato in Francia dov’era riparato dopo la caduta della repubblica spagnola, e confinato a Ventotene fino alla caduta del fascismo. Nel settembre del 1943, riacquistata la libertà e tornato in Veneto, s'impegnò subito nell'organizzazione della lotta partigiana nella Val Cellina. Dall'autunno del 1944 Ferretto operò in provincia di Venezia sino a quando, nella notte tra il 5 e il 6 febbraio 1945, fu sorpreso a Bonisiolo in una casa colonica dove fu trovato e fucilato dalle brigate nere. Nella primavera successiva il suo battaglione partigiano, divenne Brigata e fu a lui intitolato.

“Erminio Ferretto, memoria storica qui a Mogliano come a Mestre, dove gli è stata intitolata la piazza principale – ha continuato la presidente Damiano – è una di quelle figure della nostra storia che non possiamo limitarci a studiare a scuola tra le pagine dei libri, ma una persona verso la quale tutti noi dobbiamo sentirci in debito ogni qualvolta siamo chiamati a rispondere con senso di responsabilità civile e morale ai nostri doveri di cittadini. La memoria e il ricordo allora non rappresentano una mera ritualità, ma sono il faro della nostra società, di cui dobbiamo fare tesoro e verso cui abbiamo degli obblighi affinché certe storture, certi drammi del passato, non abbiano modo di ripetersi. Solo così potremo lasciare alla nuove generazioni un mondo migliore, sano, fatto di valori, rispetto e giustizia sociale”.

Significativo il messaggio letto dagli studenti del Liceo Berto, che anche in risposta agli ultimi fatti di cronaca hanno sottolineato: “Sta a noi giovani combattere il razzismo, continuare a portare avanti i valori della democrazia, dell’uguaglianza, del rispetto, della libertà contro qualsiasi fascismo e revisionismo”.

 

 

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