Il Comune di Venezia nuovamente capofila del progetto N.A.Ve contro la tratta e lo sfruttamento di esseri umani: quasi 100 le persone salvate nel 2017

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Tavolo relatori progetto Nave
 

Il Comune di Venezia nuovamente capofila del progetto N.A.Ve contro la tratta e lo sfruttamento di esseri umani: quasi 100 le persone salvate nel 2017

14/02/2018

 

Dopo i lusinghieri risultati ottenuti con la prima edizione (che ha visto, tra settembre 2016 e 30 novembre 2017, circa 2500 persone a rischio contattate, oltre 500 valutazioni di potenziali vittime e l'inserimento nei percorsi previsti di 120 persone), il Comune di Venezia è di nuovo capofila di uno dei progetti di contrasto alla tratta di essere umani ammessi al finanziamento del dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri: il progetto N.A.Ve 2.

Questa mattina, su iniziativa dell'assessore comunale alla Coesione sociale, Simone Venturini, e dell'assessore regionale ai Servizi sociali, Manuela Lanzarin, nella Sala Polifunzionale del Palazzo della Regione, si è tenuto l'incontro di presentazione per condividere con i 98 partner tra soggetti pubblici e privati che vi aderiscono, le modalità operative e gestionali del nuovo progetto, che durerà 15 mesi (da dicembre 2017 a febbraio 2019) e conta su un finanziamento complessivo di 2,2 milioni di euro, di cui  1.7 milioni stanziati dal Dipartimento Pari Opportunità.

“Il modello utilizzato in Veneto per il progetto NA.Ve, fatto di sinergia, lavoro di squadra, integrazione e dialogo - ha dichiarato l'assessore alla Coesione sociale Simone Venturini - ha dimostrato di essere vincente e molto utile per il nostro territorio. E' un lavoro che vede impegnata nel salvataggio di vite e della dignità delle persone, nel rispetto della donna, di minori e deboli, una squadra ampia, coesa che incrocia più livelli: quello politico degli Enti locali, delle Forze dell'ordine, delle prefetture, delle procure e della cooperazione sociale. Di anno in anno questa Rete si sta ampliando sempre più, con il Comune di Venezia capofila in collaborazione con la Regione Veneto che garantisce una regia sul tutto il territorio veneto. Il lavoro fatto è stato apprezzato anche a livello nazionale, non a caso il progetto N.A.Ve ha ottenuto numerosi riconoscimenti a livello nazionale. Voglio ringraziare tutte le persone che hanno collaborato finora, e auspico che il numero dei soggetti coinvolti possa crescere ulteriormente”.

Il Comune di Venezia, che gestisce, per conto dello stesso Dipartimento, il Numero Verde Nazionale in aiuto alle vittime di tratta (800.290.290), è stato ancora una volta identificato come soggetto autorevole e all'avanguardia nei programmi di integrazione sociale delle persone che scelgono di sottrarsi alle condizioni di grave sfruttamento, contribuendo così anche alla lotta alla tratta di essere umani.
Importanti novità sono state introdotte dal Progetto N.A.Ve che per la prima volta ha visto 98 partner progettuali, tra cui la Procura della Repubblica di Venezia, Prefettura di Venezia, Legione Carabinieri Veneto, tutte le Questure del Veneto, Direzione interregionale del lavoro, sindacati, ULSS, le Università di Padova, Verona e  Venezia, la Regione Veneto, diversi Enti locali e le organizzazioni del mondo del lavoro. Queste partneship hanno fatto assumere al progetto il carattere di lavoro multi-agenzia orientato alla tutela dei diritti umani, implementato in quasi due decenni di esperienza, capace di perseguire il duplice obiettivo di aiuto alle vittime e di contrasto alle reti criminali che organizzano lo sfruttamento sessuale, lavorativo, nelle economie illegali forzate e nell'accattonaggio forzato, contribuendo anche a rendere le città più sicure.

Il progetto N.A.Ve, prima edizione, nel corso del 2017 ha contattato 2214  potenziali vittime di tratta, attivando 364 valutazioni sulle condizioni di tratta e grave sfruttamento nonché orientamento ai diritti delle persone e realizzando 94 programmi di protezione sociale di persone che sono uscite dalle condizioni di sfruttamento. L'obiettivo della nuova edizione di N.A.Ve è di raggiungere 3600 contatti, di cui 600 richiedenti protezione internazionale.

“Gli sforzi del Comune di Venezia, della Regione e di tutta la Rete - ha aggiunto Venturini - sarebbero giustificati anche solo da un’unica vita salvata. In questo caso le vite salvate, le persone a cui è stata data dignità sono molte. Questo lavoro inoltre ha permesso anche di fornire informazioni, indizi e testimonianze anche agli investigatori e alla magistratura, utili allo smantellamento di rete criminali insediate nel nostro territorio”.

 

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