Anno del Turismo Eu-Cina. L'assessore Mar al 'Venice business summit': “Via della Seta opportunità culturale ed economica da non perdere”

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un momento dell'intervento
 

Anno del Turismo Eu-Cina. L'assessore Mar al 'Venice business summit': “Via della Seta opportunità culturale ed economica da non perdere”

19/01/2018

    L'assessore comunale al Turismo, Paola Mar ha partecipato, oggi, a Ca' Vendramin Calergi, sede del Casinò, al “Venice business summit” promosso nell'ambito degli appuntamenti per l'inaugurazione dell'Anno del Turismo Eu-Cina.

    Dopo aver ringraziato il COE, la Commissione europea e la China National Tourism Administration, l'assessore ha posto la sua attenzione sul progetto riguardante l'apertura della “Via della seta”.

    “Gli itinerari della 'Via europea della Seta', di cui Venezia vuol essere terminal terrestre e marittimo  - ha sottolineato Paola Mar – possono dar vita a interscambi economici e culturali di grande importanza. Auspichiamo la creazione di un itinerario culturale che promuova la 'Via della Seta' sia per quanto concerne la sua storia che le sue applicazioni contemporanee. Per questo motivo lo scorso anno il Comune ha avviato una serie di incontri con alcuni stakeholder, arrivando ad elaborare uno statuto associativo di prossima adozione che si pone come obiettivo principale la candidatura della 'Via della Seta occidentale' (dal Veneto fino al Caucaso) come nuovo 'Itinerario culturale del Consiglio d'Europa'. Colgo questa importante occasione per ribadire la disponibilità ad accogliere nuove adesioni a questo progetto.”

    L'obiettivo è anche quello di sviluppare parallelamente un nuovo tipo di turismo culturale, che segua la logica dell'integrazione, della partecipazione e della sostenibilità.

    “In particolare – ha spiegato l'assessore – intendiamo sviluppare a Venezia, in accordo con l'Università di Ca' Foscari e con la Fondazione Musei civici, nuovi itinerari turistici, che propongano ai visitatori percorsi personalizzati, a seconda delle loro aspettative e interessi, derivanti dalla loro provenienza geografica e identità culturale. Questo potrà identificarsi come progetto pilota, laboratorio di sperimentazione aperto ad altre realtà italiane ed europee lungo la 'Via europea della Seta'.”

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