Torre 27 della Cita: un emendamento della Giunta stanzia 600.000 per il restauro

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Torre Cita
 

Torre 27 della Cita: un emendamento della Giunta stanzia 600.000 per il restauro

20/12/2017

La torre 27 della Cita a Marghera è uno dei simboli della nostra città. Da realtà in forte difficoltà, grazie ad un certosino lavoro dei tecnici, nel corso della notte, su indicazione del sindaco Luigi Brugnaro, sono stati recuperati 600.000 euro per finanziare un piano di interventi per il ripristino funzionale dell’intero stabile attraverso Insula.

Nella torre, alta 13 piani, sono distribuiti 68 appartamenti e circa 250 residenti. Negli ultimi mesi il manufatto, costruito nel 1973, aveva evidenziato criticità strutturali che necessitavano un intervento immediato.
L’entità dello stanziamento deriva da uno studio di fattibilità che ha analizzato e quotato  gli interventi essenziali per garantire la sicurezza dei residenti all’interno dell’edificio. Verrano in primo luogo eseguite tutte le opere idrauliche, edili ed elettriche necessarie a garantire il corretto funzionamento dell’impianto antincendio. Il progetto da sviluppare a seguito dello stanziamento  riguarderà anche la riparazione della linea fognaria, dell’impianto citofonico, la sostituzione del rivestimento in piastrelle con nuovo intonaco, la sostituzione delle grondaie ammalorate ed in più punti staccate dall’edificio, la ricostruzione delle porzioni di calcestruzzo mancanti e di quelle in fase di distacco dalle facciate, l’installazione di canne fumarie esterne che convoglino in copertura i gas emessi degli impianti all’interno dei diversi appartamenti. Si interverrà infine sul sistema degli ascensori, per garantire in maniera definitiva il regolare funzionamento e per rendergli meno vulnerabili ai vandalismi.
 
“Voglio ringraziare i tecnici che hanno cercato, fino a tarda notte, nelle pieghe del bilancio, le risorse per sistemare questo simbolo di Marghera e della città tutta - ha spiegato il sindaco Brugnaro - gia in campagna elettorale avevo promesso ai cittadini che se fossi stato eletto avrei avviato i lavori di ristrutturazione. In questi due anni, grazie ad un importante lavoro di efficientamento della macchina comunale e di eliminazione degli sprechi, siamo riusciti a mettere in sicurezza il bilancio e a risparmiare fondi che oggi ci servono per ridare decoro e dignità ad uno stabile che per troppi anni è stato abbandonato. La rinascita della città comincia anche da qui”.

Venezia, 20 dicembre 2017

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