Il sindaco Luigi Brugnaro invia il suo saluto al "Festival Luigi Nono"

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Festival Luigi Nono
 

Il sindaco Luigi Brugnaro invia il suo saluto al "Festival Luigi Nono"

03/10/2017

Il sindaco Luigi Brugnaro ha inviato stamane il suo saluto agli organizzatori del "Festival Luigi Nono" che si svolgerà nell'isola della Giudecca dal 5 al 9 ottobre. Il messaggio è stato letto dalla figlia del compositore Serena Nono in apertura della conferenza stampa svoltasi stamane alla Giudecca. Di seguito il testo integrale del saluto di Luigi Brugnaro.

 

"Con Il “Festival Luigi Nono”, la città e l’isola della Giudecca renderanno omaggio nei prossimi giorni a una grande figura della cultura conosciuta a livello mondiale.
Veneziano e cittadino del mondo, Luigi Nono mai ha rinunciato alla sua dimensione di giudecchino, per il significato che l’isola ha avuto nelle vicende del ‘900, e per la sua profonda vicinanza nei confronti di quelle sensibilità che hanno perseguito il riscatto dei più umili e degli esclusi.
Venezia, città protagonista della cultura mondiale, si arricchisce di un’importante realtà che avrà il suo svolgimento proprio alla Giudecca, ed è frutto di un lavoro interdisciplinare al quale hanno collaborato diverse realtà isolane che svolgono la propria attività in ambito artistico, culturale e sociale.
Un’occasione che richiamerà uomini di cultura a confrontarsi sulla vita e l’opera di Nono, e che cercherà di restituircene la figura nelle sue varie sfaccettature, attraverso la proposta di percorsi che spaziano dalla musica alle mostre fotografiche, dalla danza alle proiezioni audiovisive.
Luigi Nono è sempre stato molto attaccato alla sua città, alla quale ha dato prime esecuzioni indimenticabili come “Il Prometeo” nel 1984 nell’ex chiesa di San Lorenzo. Contribuendo con la sua arte a render Venezia ancor più grande nel mondo.
Continuando la strada di Gian Francesco Malipiero e Bruno Maderna, suoi maestri, e andando a ingrossare la schiera di grandi musicisti che Venezia ha partorito nei secoli, lasciando una traccia indelebile e profonda nella storia della musica e del teatro musicale.
E’ quindi giusto che Venezia e l’isola della Giudecca ora lo ricordino con questo importante Festival. Un sentito e sincero grazie per l’immane lavoro svolto va alla vedova Nuria Schoenberg e alla figlia Serena. Anche questo dimostra l’immensa vitalità che la nostra città è capace di esprimere."

 

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