L'assessore Venturini visita le residenze Ire di Venezia

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Residenza Ire alle Zitelle
 

L'assessore Venturini visita le residenze Ire di Venezia

17/08/2017

 

L'assessore comunale alla Coesione sociale, Simone Venturini, ha visitato, nel corso del pomeriggio, i Centri servizi dell'Ire di San Giobbe, Zitelle e San Lorenzo, per portare un saluto personale agli ospiti e al personale in turno, ma anche per dimostrare l'attenzione dell'Amministrazione per gli anziani, in un periodo dell'anno in cui molti, tradizionalmente, vanno in ferie. Ad accompagnarlo, il presidente e il vice presidente dell'Ire, Luigi Polesel e Ennio Favaretto, la consigliera di nomina prefettizia, Laura Friselle, e il coordinatore dei Servizi alla Persona, Gianangelo Favaretto.

“Scopo della visita – ha spiegato l'assessore – era verificare sul campo la qualità dei servizi offerti e non posso che confermare che gli standard sono estremamente elevati. Questa Amministrazione ha voluto introdurre una forte regia e sinergia tra gli istituti pubblici di assistenza e beneficenza (Ipab), in particolare coinvolgendo l'Ire, l'Istituzione veneziana servizi sociali alla persona e l'Antica Scuola dei Battuti. Le stiamo risanando economicamente, affinché mantengano e, se possibile, aumentino ulteriormente i servizi erogati ai cittadini”.

Sono in tutto 360 i posti accreditati dalla Regione del Veneto nelle tre residenze di Venezia (90 a San Giobbe, 90 alle Zitelle e 180 a San Lorenzo), cui vanno ad aggiungersi i 120 in quello alla Gazzera in terraferma. “Il Comune – ha specificato l'assessore – stanzia ogni anno ingenti risorse, sia per l'inserimento degli anziani nelle diverse residenze che per integrare le rette dei meno abbienti, arrivando in qualche caso anche alla copertura integrale dei costi.”

Ma oltre alle residenze, ci sono anche 36 posti accreditati nei due Centri diurni di San Giobbe (16) e delle Zitelle (20), che svolgono una funzione di riabilitazione, offrendo attività che favoriscono il rallentamento del decadimento cognitivo. Qui gli anziani vengono accompagnati la mattina, attorno alle 8:30, viene offerta loro una colazione, seguono un'attività svolta assieme a personale specializzato, il pranzo, il riposo (che a San Giobbe avviene in uno spazio separato, essendo la struttura a due piani) e un secondo momento di attività, prima del ritorno a casa, che avviene sulle 16:30.

Si tratta di servizi sociali diffusi sul territorio, a cui si aggiungono l'Ambulatorio di Medicina Fisica e Riabilitazione di San Lorenzo, che offre attività riabilitativa rivolta all'esterno, in un ottica di dialogo e integrazione con la città e i suoi residenti. “L'input dato dal Comune e dall'attuale Cda dell'Ire – ha commentato Venturini – è che, soprattutto in centro storico, dove sono maggiori le difficoltà per raggiungere i servizi, i centri diventino sempre più luoghi aperti, sia per i loro ospiti che per i cittadini.”

E' in quest'ottica che nelle sale polivalenti delle diverse sedi dell'Ire vengono organizzate sia attività per gli anziani, che per un pubblico più vasto, come conferenze e mostre. “E' cominciata una proficua collaborazione con l'Azienda Ulss 3 Serenissima – ha spiegato in merito il presidente Polesel – e diverse associazioni della città perché le sedi dell'Ire, che è un ente pubblico, vengano riconosciute e vissute come parte integrante della città.”

Nel corso della visita è infine stato ricordato come l'Ire disponga a Venezia anche di una sessantina di mini-alloggi per anziani autosufficienti, definiti “residenze protette”, con spazi e servizi comuni, oltre che della “Comunità alloggio Pompeati”, una struttura residenziale per otto minori, che ha il compito di sostituire, anche temporaneamente, il nucleo familiare, qualora questo sia impossibilitato o non idoneo ad assolvere il proprio compito.

 

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